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Coronavirus, Ferragosto di divieti: spiagge chiuse anche a Terrasini e San Vito

San Vito Lo Capo

Ferragosto di divieti anche a Terrasini e San Vito Lo Capo. Le spiagge infatti rimarranno chiuse in entrambi i Comuni anche per i giorni successivi alla festa di fine estate.

Il sindaco del comune di Terrasini ha emanato oggi un’ordinanza con la quale vieta l’accesso alla spiaggia Praiola e nel resto del litorale per la notte di ferragosto per garantire l'osservanza delle norme anti-coronavirus. Non si potrà accedere dalle ore 18 di venerdì 14 agosto fino alle 7 dell’indomani mattina del 15 agosto.

Nell’ordinanza si legge che in caso di infrazione è prevista una multa da un minimo di 25 euro fino ad un massimo di 250 euro. Non sarà inoltre consentito portare in spiaggia bottiglie di vetro contenenti bevande alcoliche o superalcoliche e portare con sé legna o altro materiale per accendere dei falò.

Dopo gli assembramenti segnalati la notte di San Lorenzo nelle spiagge di San Vito Lo Capo, il sindaco del comune trapanese ha deciso di vietare l’accesso alle spiagge nelle notti del weekend di ferragosto. Ad annunciare l’interdizione alle spiagge del territorio è stato lo stesso primo cittadino, Giuseppe Peraino, con un video messaggio.

“San Vito Lo Capo vieta l’accesso al litorale di tutto il paese le notti del fine settimana di Ferragosto, in particolare il 14, 15 e 16 dalle 21 fino alle 6:30 della mattina seguente. Il motivo della scelta - ha detto - è dovuto a quanto accaduto la notte di San Lorenzo. I giovani non rispettano il distanziamento sociale, l’uso delle mascherine e quant’altro. Così, bisogna cercare di intervenire per sensibilizzare tutti al rispetto delle regole, perché l’emergenza coronavirus purtroppo non è finita. La Sicilia oggi è la prima regione d’Italia ad avere i numeri in crescita per quanto riguarda la diffusione del covid-19, questo ha indotto a porre in essere i provvedimenti attuali”.

Il primo cittadino ha altresì precisato che occorre anche il buonsenso da parte di tutti per far sì che il coronavirus non continui a diffondersi: “Oltre ai regolamenti che il sindaco può emanare – continua – occorre il buonsenso ed il rispetto delle regole. Non è possibile che vi sia un controllore per ogni controllato. La salute è al primo posto, lo devono ricordare i giovani ed i meno giovani, ma in questo momento particolare i giovani. Non sono delle imposizioni nate per impedire la libertà - ha concluso Peraino -, ma sono delle regole per impedire la diffusione di un virus e per garantire la sicurezza di tutti noi".

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