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Coronavirus, dal Nord alla Sicilia torna l'allarme focolai in piena estate: l'Iss chiede più attenzione

L'allarme nuovi focolai di coronavirus riaffiora prepotentemente a metà luglio. L'indice di contagio 'Rt' sopra l'1 in Italia è la conseguenza dell'aumento della soglia in sei regioni.

Basta questo per indurre l'Istituto Superiore di Sanità a lanciare un appello per "rafforzare l'attenzione", perché "in caso contrario nelle prossime settimane potremmo assistere ad una inversione di tendenza con aumento rilevante nel numero di casi a livello nazionale". Il campanello d'allarme suona in particolare a Savona, a Ostia. Ma motivi di preoccupazione ci sono in tante altre parti del Paese come per esempio a Modica, nel Ragusano, dove si è stabilita per 15 giorni una escort: aveva preso in affitto un monolocale per il ricevimento di diversi clienti su appuntamento, prima di lasciare la Sicilia.

Un trend di lieve aumento dei contagi nelle ultimi giorni è confermato dal monitoraggio settimanale del ministero della Salute e dell'Iss, che per il momento delinea complessivamente un quadro generale della trasmissione e dell'impatto dell'infezione ancora "a bassa criticità". Ma l'Rt sui territori rivela anche una serie di preoccupazioni: il dato più alto è in Veneto (1,61), seguito da Lazio e Toscana sopra 1,2. Poi la Lombardia a 1,14.

E i timori non riguardano soltanto queste regioni. Tra i nuovi cluster segnalati, uno è stato individuato in un ristorante a Savona, che ha portato a 18 nuovi casi su 100 tamponi di verifica. Nella lista dei positivi ci sono alcuni membri del personale del locale e due infermiere della pediatria di Savona mentre tra i clienti che avevano frequentato il ristorante c'era anche Matteo Aicardi, il centroboa della Pro Recco e della nazionale di pallanuoto, ricoverato il 15 luglio nell'ospedale di Albenga. Il contagio sarebbe avvenuto durante una cena: le due infermiere erano sedute a un tavolo accanto a quello del pallanuotista.

A Ostia invece, sul litorale romano, la Asl ha disposto la chiusura di uno stabilimento balneare in attesa delle verifiche su un caso positivo di una persona di origini bengalesi. L'indagine epidemiologica è già stata avviata, a partire dai dipendenti della struttura e dai contatti stretti dell'uomo posto in isolamento. Il caso indice sembra essere un coinquilino sempre di nazionalità del Bangladesh andato a Milano: avviate le procedure del contact tracing nazionale. Anche a Foligno (Perugia) si stanno ricostruendo tutti i movimenti, a cominciare dai mezzi di trasporto usati per raggiungere l'Umbria, della escort di origine peruviana positiva al Covid che in Sicilia, a Modica, aveva affittato un appartamento per riceve i clienti. La donna avrebbe preso l'autobus per Catania e quindi il treno fino a Foligno. L'Azienda sanitaria locale si è già attivata chiedendo accertamenti a coloro che avessero il sospetto di essere venuti a contatto con la donna.
A Napoli esplode la rabbia del governatore De Luca, che dopo gli otto casi emersi nel campo rom di Scampia ha segnalato 30 arrivi dalla Serbia nelle ultime 48 ore, chiedendo più rigore alle frontiere. E riguardo alla vicenda del campo rom di Scampia ha aggiunto: "l'episodio è partito con il controllo di una giovane donna incinta e dei suoi familiari. Ma nella notte appena hanno saputo dell'infezione sono arrivati altri tre parenti dalla Serbia".

Continua a generare polemiche il trasferimento, dalla Croce Rosse di Jesolo, del gruppo dei 43 richiedenti asilo positivi verso in altre strutture per l'isolamento. "Ci segnalano che alcuni di questi migranti sarebbero stati trasferiti in edifici privati a Cavarzere. È opportuno che si faccia chiarezza", ha detto il deputato e segretario della Liga Veneta Lorenzo Fontana, riferendo di "proteste da parte dei cittadini, molti dei quali lamentano il mancato coinvolgimento in questa scelta".

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