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Mafia, Messina Denaro era uno "yes-man" di Riina anche sulle stragi

«Matteo Messina Denaro è uno yes-man, non è mai venuto alla ribalta per una contrapposizione con quelli che contavano», ma «con le stragi del 1993 vengono allo scoperto le riserve» delle vecchie famiglie contro gli attentati in Sicilia. Lo ha detto il pm Gabriele Paci, riferendosi agli attentati di Firenze, Roma e Milano per cui Matteo Messina Denaro è già stato condannato all’ergastolo.

«Quelle bombe al nord furono il logico sviluppo della strategia stragista iniziata nell’autunno del novantuno e articolata in riunioni e intimidazioni intermedie», ha aggiunto il magistrato nel corso della requisitoria nel processo in cui il latitante è accusato di essere uno dei mandanti degli attentati del 1992 in cui morirono i magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.

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