Esisteva una fratellanza tra Matteo Messina Denaro e i fratelli Graviano. A dirlo il pm Gabriele Paci nel corso della requisitoria per il processo al super latitante accusato di essere uno dei mandanti degli attentati di Capaci e Via D'Amelio, che si celebra davanti alla Corte d'Assise di Caltanissetta.
"La riunione di Castelvetrano dell'ottobre del 1991 è importante anche per una sorta di fratellanza, una impresa criminale che nasce, da quel momento tra Matteo Messina Denaro e i fratelli Graviano, in particolare Giuseppe, che si legheranno al punto che entrambi si scambieranno i luoghi di latitanza, ma soprattutto non c'è più un momento che vede i due divisi da Matteo Messina Denaro nella strategia stragista. In tutti gli atti sono co-protagonisti. Anche il gioielliere Geraci ricorderà che Messina Denaro regalò un girocollo da 50 milioni a Giuseppe Graviano. Passavano insieme anche le vacanze fino all'arresto dei Graviano che risale al '94".
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