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Mafia, in Sicilia nel 2019 i finanzieri hanno confiscato patrimoni per 570 milioni

Il ristorante Klikò confiscato

Lotta ai capitali illeciti e alla mafia. Il contrasto alle infiltrazioni della criminalità nell’economia legale, con indagini avvalorate dallo sviluppo investigativo di 1.231 segnalazioni di operazioni finanziarie sospette pervenute dalla Banca d’Italia, nel 2019 ha consentito di aggredire i patrimoni illecitamente accumulati e bloccare numerosi traffici ed interessi criminali. E’ stato sottolineato nel corso della celebrazioni a Palermo dei 246 anni della Guardia di finanza.

In particolare, è stata monitorata la posizione economico-patrimoniale di 183 soggetti, indiziati di contiguità alla mafia. Interessati anche familiari e prestanome degli indiziati, per un totale di 1.327 persone fisiche, nonchè 381 imprese. Nei confronti di 57 destinatari di tali accertamenti, è stato proposto il sequestro e la confisca, per complessivi 370 milioni di euro. Individuate specifiche condotte di tipo mafioso nei confronti di 112 persone, di cui 55 tratte in arresto, nonchè consentito di denunciare 128 responsabili di azioni mirate al trasferimento fraudolento di valori, ossia ad eludere, con passaggi di proprietà ed intestazioni fittizie, l’aggressione patrimoniale prevista dalle norme antimafia su beni per complessivi 10 milioni. Nello stesso periodo, sui beni e le disponibilità finanziarie di 144 soggetti sono state applicate confische definitive per 569 milioni di euro sequestri per 136 milioni di euro.

Più in generale, la tutela dell’economia e del corretto andamento dei mercati ha visto concludere 117 indagini in materia di reati fallimentari, per un complessivo valore di 275 milioni euro distratti dal ristoro dei creditori, con la denuncia di 300 persone (di cui 33 tratte in arresto) e il sequestro di beni per circa 85 milioni. Le investigazioni sul riciclaggio ed il reimpiego di capitali illeciti, accertati per circa 36 milioni, hanno consentito di rilevare responsabilità penali a carico di 249 soggetti (di cui 23 tratti in arresto). Inoltre 45 persone sono risultate responsabili di reati finanziari, di cui 19 (6 gli arrestati) per condotte usurarie. Effettuati 744 controlli in tema di contrasto all’abusivismo e all’immissione in commercio di prodotti illegali, perchè pericolosi per i consumatori, lesivi del made in Italy e dei marchi industriali e agroalimentari, oltre che dei prodotti che violano i diritti della proprietà intellettuale. L’azione ha consentito il sequestro di oltre 19 milioni di prodotti illegali di ogni genere (in particolare: 5 milioni di giocattoli; 2 milioni di capi di abbigliamento ed accessori moda; 2 milioni di prodotti dell’elettronica; 10,7 tonnellate di derrate alimentari) e segnalare 457 persone per violazioni penali alle norme di settore, nonchè contestare cospicue sanzioni amministrative nei confronti di 241 imprese. AGI

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