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Coronavirus in Italia, meno morti e cala la curva dei contagi: "Se dati confermati pensare a fase 2"

Meno morti, aumentano i guariti e soprattutto calano i ricoverati in terapia intensiva e quelli in generale. Sono ancora parzialmente confortanti i dati della Protezione Civile, con un incremento che per la prima volta è andato sotto il 4% (3,4).

Complessivamente 128.948 persone in Italia sono risultate positive al coronavirus finora. Attualmente sono 91.246 le persone positive, con un incremento di 2.972 rispetto a ieri quando l’aumento era stato di 2.886 unità.Sono 21.815 le persone guarite, con un aumento di 819 unità rispetto a ieri.

I deceduti sono 15.887, 525 in più rispetto al dato complessivo alla data di ieri, ma questo numero potrà essere confermato solo dopo che l’Istituto Superiore di Sanità avrà stabilito la causa effettiva del decesso. I ricoverati con sintomi sono 28.949, in terapia intensiva 3.977, in isolamento domiciliare 58.320. I tamponi effettuati in totale sono 691.461.

Rallenta significativamente l'incremento del numero di vittime da Covid-19 in Italia rispetto ai giorni precedenti. Secondo l'ultimo bollettino, sono 15.887 i morti dopo aver contratto il coronavirus, con un aumento rispetto a ieri di 525. Sabato l'aumento era stato di 681.  Più di 800 i guariti.

«La curva ha iniziato la discesa e inizia a scendere anche il numero dei morti. Iniziamo a pensare alla fase 2 se i dati si confermano, ovvero a riflettere su come mantenere bassa la diffusione della malattia. «Abbiamo vari indicatori, tra cui
quelli sui decessi. Il numero dei nuovi casi è in fase decrescente e ci aspettiamo che anche i decessi vadano in decrescita. L’atteso è che nei prossimi giorni vedremo ancora questo trend diminuire». Lo ha detto il presidente dell’Iss, Silvio Brusaferro, in conferenza stampa in protezione civile.

«Con il dato di oggi sui deceduti, che sono 525, registriamo il numero più basso di morti dal 19 marzo a oggi. «Nel nostro Paese si è avviata una fiorente attività di produzione di mascherine a uso della popolazione. L’Iss, sulle mascherine chirurgiche, ha ricevuto richieste e le ha autorizzate. Le produzioni che si sono avviate ne renderanno possibile la fornitura a tutta la popolazione». Lo ha detto il capo dipartimento della Protezione Civile Angelo Borrelli, che invita comunque a non abbassare la guardia.

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