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Il ministro scopre le carte: ad aprile reddito di emergenza da 600 euro, bonus autonomi più alto

Il ministro del Lavoro Nunzia Catalfo

Il reddito di emergenza è ormai quasi realtà. Il ministro del Lavoro Nunzia Catalfo scopre le carte e assicura che con il decreto di aprile arriverà la nuova indennità per la quale "serviranno circa 3 miliardi", e l'assegno sarà intorno ai 600 euro.

"Il reddito di cittadinanza è composto da due voci: 500 euro di reddito vero e proprio più altri 280 euro di contributo per la casa. Pensiamo, per il reddito di emergenza, a una cifra superiore alla prima voce", ha spiegato il ministro in un'intervista alla Stampa. La Catalfo annuncia che è al vaglio anche "un ulteriore allargamento a tempo della platea dei beneficiari del reddito di cittadinanza, allentando il criterio della proprietà della casa".
Per quanto riguarda invece partite Iva, professionisti, e autonomi, per i quali da oggi scatta la possibilità di presentare la domanda, "abbiamo già detto che i 600 euro mensili saranno prorogati finché durerà l'emergenza", ribadisce Catalfo. "Ma per aprile pensiamo anche di far salire l'aiuto a 800 euro".

Sulla Cassa integrazione commenta: "Adesso possiamo saltare i tempi tecnici e far arrivare immediatamente ai lavoratori l'anticipo della cassa integrazione. Basterà che il lavoratore compili i moduli previsti dalla convenzione per ottenere l'anticipo in banca", spiega il ministro M5s. "Con l'Inps stiamo lavorando per semplificare al massimo le procedure ma l'istruttoria richiede comunque dei tempi tecnici. L'accordo con le banche ci consente di fare arrivare subito i soldi a chi ne ha bisogno".
Sulle imprese, "sostenere il reddito dei lavoratori significa anche sgravare le aziende di un costo notevole e consentire agli imprenditori di respirare. Inoltre - annuncia - nel decreto Cura Italia abbiamo previsto un aumento del fondo di garanzia per le Pmi: con la riapertura degli uffici e delle fabbriche prenderemo sicuramente altre misure per favorire la crescita". Quanto alle risorse, "niente patrimoniale", assicura Catalfo. "Stiamo pensando ad anticipi di fondi e al deficit concordato con l'Unione europea".

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