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Coronavirus, ecco i fondi assegnati dalla Regione a ciascun Comune siciliano: "Finanziaria da guerra"

Il presidente della Regione Nello Musumeci

Via libera della giunta regionale alla delibera con cui Palazzo d'Orleans assegna 100 milioni ai Comuni siciliani per fronteggiare l'emergenza coronavirus. A Palermo arrivano oltre 13 milioni, a Catania più di 6 milioni, a Messina oltre 4 milioni e mezzo.

LA TABELLA CON LE SOMME STANZIATE COMUNE PER COMUNE

Una prima quota, del 25-30%, sarà erogata la prossima settimana. Una prima risposta del governo regionale del presidente Nello Musumeci allo tsunami, economico e sanitario.

«Se l’emergenza sanitaria potrà essere superata speriamo nei prossimi mesi, quella economica è già giunta con il suo picco e sarà superata con molta difficoltà. Gli effetti sono già molto gravi, soprattutto nel tessuto produttivo. E le conseguenze le dovremo affrontare per molto tempo e per diversi anni», dice Musumeci, annunciando il ritiro dei documenti contabili, e la rapida presentazione di un nuovo bilancio e di una nuova legge di stabilità che prendano atto della crisi e diano risposte più organiche. «Registravamo prima di questa crisi - ha aggiunto - una assai flebile ripresa; adesso siamo dentro una congiuntura economica da guerra di cui non conosciamo ancora la durata e i contorni».

"Il rilevante indebitamento ereditato - ha proseguito Musumeci in Aula - l’ingente concorso alla finanza pubblica, l’ingessamento delle entrate, sono tutti elementi che hanno reso assai complessa la redazione del bilancio e della legge di stabilità». Ha avvertito il presidente della Regione: «Dobbiamo prendere atto che l’emergenza piomba su una situazione economicamente provata, con un grave pregiudizio per la garanzia dei livelli essenziali delle prestazioni. Sarà così necessario un piano che vogliamo redigere con tutte le forze politiche e sociali, sapendo che si impongono misure economiche e di sostegno particolari".

Musumeci ha quindi annunciato il ritiro del ddl di bilancio e di Stabilità in funzione della "celere approvazione" dei testi contabili «incentrati sugli interventi urgenti», peraltro «esigenza condivisa» da tutti i partiti, di maggioranza e di opposizione, incontrati nei giorni scorsi. Si tratta di mentre nero su bianco un testo "che tenga conto delle esigenze emerse, un ddl emergenziale concepito per la particolare straordinarietà del momento che siamo chiamati ad affrontare". Resta "ineludibile" il confronto con il governo nazionale «al quale dobbiamo chiedere la massima attenzione per la gravissima crisi che attanaglia la Sicilia".

Per quanto riguarda la situazione sanitaria, "La Regione ha autorizzato circa 20 laboratori tra pubblici e privati ed è pronta ad aumentare il numero laddove ci sarà la disponibilità dei privati, le società che li realizzano sono quasi tutte straniere, fatta eccezione per una limitata produzione nazionale che deve servire tutta la nazione e non basta. Il dato dei posti di terapia intensiva occupati non ha mai superato le 80 unità, fino a ora", ha detto Musumeci.  Attualmente sono 250 i posti di terapia intensiva disponibili in Sicilia ed entro il 10 di aprile se ne aggiungeranno altri 200, con il governatore che ha invitato tutti a "rimanere a casa il più possibile".

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