Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Coronavirus, le paure di bimbi e genitori. Lo specialista: "Raccontare la verità ma con meno ansia"

Alberto Pellai

"Allerta coronavirus": due parole che incutono paura soprattutto nei bambini e negli adolescenti che, ormai da mesi, convivono giornalmente con questa notizia. E se nei primi giorni della diffusione del virus, erano soltanto i mezzi di informazione a parlarne, ecco che adesso nelle famiglie, per strada, a scuola l'argomento coronavirus è diventato tema principale di discussioni.

I bambini sono preoccupati, prova ne è l'atteggiamento durante il telegiornale o nel vedere gente per strada e ancor di più negli aeroporti con la mascherina. Un panico comprensibile, a maggior ragione nei bimbi che si sentono vulnerabili e che vedono gli adulti intimoriti e, in moltissimi casi, non in grado di rassicurarli. I piccoli, così, perdono le certezze che un adulto può dare loro.

Alberto Pellai, medico e psicoterapeuta dell’età evolutiva, ha quindi voluto scrivere una lettera su Facebook indirizzata alla figlia di 11 anni, preoccupata per l’allarme coronavirus come tanti bambini e adolescenti. Lo specialista suggerisce ai genitori di raccontare a loro "tutta la verità, né più né meno" ma "in toni molto meno ansiosi di quelli che vengono usati in questi giorni e allarmano allo spasimo la mente dei nostri figli".

"La cosa che più spaventa i nostri figli è che hanno la falsa credenza che questo virus ci ucciderà tutti", ha scritto Pellai, sottolineando che questo virus invisibile a occhio nudo spaventa anche perché "da sempre noi esseri viventi abbiamo paura di ciò che ci può fare male e che non si può vedere".

Lo psicoterapeuta si sofferma sul contagio che "ha colpito un numero molto ristretto di persone" e ricorda che "la malattia si è localizzata i alcune zone precise, chiamate focolai di infezione", aggiungendo poi che, "ad oggi, il 2% delle persone affette dal virus è morto" e "tra i malati non ci sono praticamente bambini".

E allora come fronteggiare la paura? Lo specialista nella conclusione della sua lettera indirizzata a ogni bambino angosciato per l’emergenza sanitaria afferma che "la paura ci fa vedere tutto buio e cupo. Ma tu non perderti nel buio - scrive-. Affidati al lavoro di milioni di persone che oggi stanno lavorando e combattendo per vincere la battaglia contro il coronavirus. Impara a immaginarle tutte insieme. Un esercito infinito di milioni di uomini e donne, medici, ricercatori, scienziati, infermieri, forze dell’ordine, contro un invisibile microscopico virus. Ce la faremo, vedrai, ce la faremo".

Persone:

Caricamento commenti

Commenta la notizia