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Coronavirus: 2 morti in Italia, oltre 50 i contagiati tra Lombardia e Veneto. Un caso in Piemonte

Una donna residente in Lombardia potrebbe essere la seconda vittima italiana del coronavirus. La certezza si avrà quando arriveranno gli esiti del test al quale si era sottoposta nelle scorse ore. «E' stata rinvenuta nel proprio domicilio una donna di 77 anni deceduta che aveva tutta una serie di sue patologie.  A questa persona post mortem è stato fatto il tampone ed è risultato positivo, ma ad oggi non possiamo dire, visto che manca l’autopsia e altri esami, se è morta a causa del coronavirus o per altre situazioni».

Lo ha detto l’assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera Intanto è salito a 39 il numero di contagiati da Coronavirus in Lombardia, sottolineando che si sono «tutti verificati» nella stessa area a sud di Lodi. In Veneto sarebbero 12, con un morto.

Verifiche sono in corso da parte dell’amministrazione di Vò per scoprire il possibile punto di partenza del contagio da Coronavirus registrato in paese. Una delle ipotesi, spiega il sindaco Giuliano Martini, ricondurrebbe ad una attività imprenditoriale gestita da
cittadini cinesi che potrebbero aver avuto contatti recenti con il paese d’origine. Tra queste persone, secondo il sindaco, alcune frequentavano occasionalmente due bar del paese, punto di ritrovo, tra gli altri, dei due primi contagiati

Anche il Piemonte registra il primo caso accertato di Coronavirus. Si tratta di un 40enne torinese che avrebbe contratto il virus dal ceppo milanese. L’uomo ora si trova ricoverato in ospedale all’Amedeo di Savoia e non sarebbe in pericolo di vita

Un uomo di 67 anni, di Dolo, è ricoverato ora in rianimazione a Padova. Lo riferisce  il presidente del Veneto, Luca Zaia. Il paziente è transitato dapprima al pronto soccorso di Mirano (Venezia), poi nella rianimazione di Dolo (Venezia), e, in seguito al peggioramento delle condizioni, è stato trasferito a Padova.

«È confermato il caso di un uomo di 67 anni che è ricoverato ora in terapia intensiva a Padova. Adesso arriveranno anche i test sui familiari degli altri due pazienti, uno dei quali, purtroppo, è deceduto. Questo ultimo caso è un altro caso che fa 'scuola' - ha rilevato Zaia - perché non c'è alcun contatto da portatore primario e quindi si può dire che questi tre casi che il virus é ubiquitario come accade per la sindrome influenzale che non si sa da chi la si è presa».

«Immagino che avendo casi di questo tipo senza contatto e senza caratteristiche di pazienti sospetti - conclude - dia dimostrazione che avere altri casi di contagio sia assolutamente possibile visto che sarebbero dei contagi avvenuti fortuitamente». Zaia è al Centro regionale della Protezione Civile del Veneto per coordinare l’emergenza anche in videoconferenza con il ministro della Salute Roberto Speranza e il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli.

In Veneto, il comune di Vò Euganeo è stato isolato ed è cominciato lo screening della popolazione. Vi sarebbero altri risultati positivi ma da confermare.
Nonostante il test negativo della donna ricoverata all’ospedale di Piacenza, oggi resteranno chiuse le scuole nel piacentino. Stop anche alle feste di carnevale e alle manifestazioni sportive. La provincia di Piacenza confina con quella di Lodi.

Su Mattia, il 38enne contagiato nel lodigiano, emergono dettagli preoccupanti in relazioni ai contatti avuti. «Mattia è molto conosciuto a Codogno e quando ancora non gli era stato diagnosticato il coronavirus era andato a trovarlo un gruppo di persone in ospedale, due coppie e un quinto amico». Lo ha dichiarato un conoscente della famiglia, anche lui di Codogno. Infettata anche la moglie, insegnate in maternità, incinta di 8 mesi, portata all’ospedale 'Sacco' di Milano. Le sue condizioni appaiono buone.

Trenord ha comunicato la chiusura delle stazioni ferroviarie di Codogno, Casalpusterlengo e Maleo.
«Siamo molto preoccupati perchè il Paese è piccolo, ci conosciamo tutti, abbiamo contatti continui. Tutte le persone che erano in contatto con lui ora sono in quarantena, in attesa dei risultati dei primi esami», spiega il conoscente. «La città è spettrale, quasi tutti i negozi sono chiusi. La gente ha paura di uscire di casa. Inoltre non sappiamo l’origine del contagio, non abbiamo idea di quanto possa essere diffuso», continua. Mentre il commissario per l’emergenza coronavirus, Angelo Borrelli, ha spiegato che sono già state individuate «due strutture su Milano e Piacenza per 150-180 persone in totale» per l’isolamento delle persone entrate in contatto con chi è stato colpito. «Non abbiamo nessuna difficoltà ad individuare le strutture di cui avessimo bisogno», ha aggiunto.

Intanto questa mattina, alle 6:37, è arrivato a Pratica di Mare l’aereo con parte degli italiani a bordo della «Diamond Princess». Lo rende noto il ministero della Difesa, spiegando che i 19 nostri connazionali, «dopo aver terminato le visite, saranno trasferiti presso il Centro Sportivo Olimpico dell’Esercito alla Cecchignola».

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