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Marco Carta assolto per il furto di magliette, lacrime dopo la sentenza

Marco Carta è stato assolto. Il cantante, accusato del furto di sei magliette del valore di 1.200 euro lo scorso 31 maggio alla Rinascente di Milano, viene scagionato dal giudice di Milano, anche se il pm Nicola Rossato avrebbe già deciso di impugnare la sentenza. La richiesta del pm Nicola Rossato era di 8 mesi. Per lui era stata chiesta anche una multa di 400 euro.  L'ex vincitore di Amici e di Sanremo non era presente in aula davanti al giudice di Milano Stefano Caramellino della sesta penale, dove questa mattina sono stati proiettati i video delle telecamere di sorveglianza del grande magazzino.

La scorsa udienza era stato stralciato il procedimento a carico di Fabiana Muscas, l'infermiera 53enne che quella sera fu arrestata insieme a Carta (per lei l'arresto fu convalidato, per il cantante no).

La donna, assistita dal legale Giuseppe Castellano, ha chiesto di essere ammessa all'istituto della messa alla prova, ovvero di potere svolgere lavori di pubblica utilità in un'associazione che si occupa di donne vittime della tratta della prostituzione a Cagliari e il giudice deciderà se accogliere la richiesta nell'udienza del 17 dicembre.

"Oddio, grazie", è stata la prima reazione di Marco Carta, contattato al telefono dal legale che lo ha informato dell’assoluzione dall’accusa di furto. Il cantante ha risposto commosso, in lacrime. "È finito un incubo. Oggi non ce la faccio a parlare, sono provato dalla felicità".

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