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Ricomincia la scuola in Sicilia tra polemiche, disagi e rincari

La prima campanella dell'anno è suonata in Sicilia con oltre 715 mila alunni che sono rientrati a scuola. All'emozione di studenti e insegnanti, condita da qualche lacrima, si uniscono le polemiche, i disagi e i rincari.

Quest'anno in Sicilia si assiste ad una emorragia di studenti con 12.251 studenti in meno rispetto allo scorso anno scolastico. I dati forniti dall’Ufficio scolastico regionale evidenziano un taglio delle classi, -127, e un accorpamento di scuole laddove il numero degli iscritti è sotto quota 600. Soltanto nella scuola Primaria sono ben 5.478 gli alunni in meno mentre alle Medie e alle Superiori, rispettivamente -3.271 e -2.785.

Numeri impietosi a cui si aggiungono tutte le problematiche legate alle nomine degli insegnanti. L'Anief da tempo ha evidenziato come anche quest'anno per tutto il mese di settembre, ma in molti casi anche quello di ottobre, si andrà alla ricerca di docenti precari. Sono circa 200 mila in tutta Italia, sempre secondo il sindacato, gli insegnanti che mancano all'appello, tra posti vacanti, in organico di fatto, pensionamenti, cattedre di sostegno in deroga e restituite dalle mancate immissioni in ruolo.

L'Anief ritiene che "sulla soluzione del precariato, certo, il concorso ordinario e straordinario può rappresentare una via, ma non è quella risolutiva: deve infatti essere accompagnata da graduatorie di merito nazionali, dell’assunzione di tutti i vincitori, dalla conferma nei ruoli di chi è stato assunto con riserva e dell’estensione del doppio canale di reclutamento a graduatorie di istituto provinciali, con corsi abilitanti regolari senza trascurare l’assoluta esigenza di stabilizzare anche tutto il personale Ata, educativo e assistente all’autonomia e alla comunicazione".

Lorenzo Fioramonti, neo ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca ha fatto sapere che "modificare il decreto salva-precari è uno degli obiettivi immediati. Bisogna risolvere entro quest'anno e tornare ai livelli del 2008, precrisi", ha dichiarato.

A tutto ciò si aggiungono anche le carenze di personale Ata denunciata dalla Cisl scuola in Sicilia che parla di esigenza più che doppia rispetto alle assegnazioni e i problemi legati all’edilizia scolastica.

Ma non è tutto, le famiglie dovranno fare i conti con l'acquisto di cartelle, zaini, astucci, diari e occorrente scolastico vario, a cui vanno aggiunti i libri, il cui costo, secondo le associazioni dei consumatori, continua a crescere.

Secondo il Codacons, sul corredo scolastico i prezzi al dettaglio, rispetto al 2018, registrano quest'anno un incremento medio del +2,5%, con le marche più richieste dai giovani - legate a squadre sportive, cartoni animati, bambole o personaggi e serie famosi - che hanno ritoccato al rialzo i listini. Si può arrivare anche a mille euro a famiglia.

L'anno scolastico è appena iniziato e con esso tornano puntuali, dunque, tutte le problematiche.

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