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Manager morto in Croazia, armatore e skipper in libertà provvisoria

Sono in libertà provvisoria il proprietario e lo skipper della barca a vela, entrambi croati di 23 e 27 anni, su cui Eugenio Vinci è morto per avvelenamento da monossido di carbonio ed è stato trovato morto in bagno, dopo avere sbattuto la testa contro la vasca da bagno.

I due, sospettati di aver causato il decesso del manager siciliano, si sono dichiarati innocenti. Entrambi sono stati arrestati ieri sull’isola di Hvar ed avrebbero Hva, dichiarato di aver soccorso i turisti italiani intossicati e di essere in stato shock. Oggi il giudice istruttore della magistratura di Spalato ha concesso loro la libertà provvisoria.

Il proprietario della barca Atlantia, noleggiata dalle tre famiglie siciliane per una settimana di vacanze in Croazia, e lo skipper della barca sono sospettati di “reati contro l’incolumità pubblica” aggravati dalla morte di una persona. Secondo gli inquirenti, recentemente, l’8 agosto scorso, avrebbero istallato sulla barca, contrariamente alle norme di sicurezza, un generatore a benzina, dal quale si sarebbe sprigionato il gas tossico.

La procedura giudiziaria è ancora in una fase molto precoce e ora bisogna attendere la conclusione di tutte le perizie tecniche dopo le quali la magistratura potrà formalmente incriminare i due croati. Armatore e skipper non avrebbero seguito le norme di sicurezza, inserendo nel vano motore un generatore a benzina che si raffredda ad aria.

Una volta avviato, il motore ha iniziato a sprigionare gas tossici che hanno raggiunto anche le cabine, avvelenando il manager e i due figli, un bimbo di 4 anni e una ragazzina di 11 anni, ricoverati in terapia internsiva, in gravi condizioni nell’ospedale di Spalato.

La salma del manager è ancora a disposizione delle autorità croata. Per i due bambini, invece, potrebbe essere disposto, non appena le condizioni lo permetteranno, un trasferimento al Bambin Gesù di Roma. Il sindaco Bruno Mancuso dimesso dall’ospedale è rimasto in Croazia, la moglie del manager Vinci è ancora ricoverata. Ieri sera una veglia di preghiera è stata organizzata nel Duomo della città.

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