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Incidenti, bollettino di guerra in Sicilia: 9 morti nell'ultima settimana

Incidente mortale avvenuto a Belpasso

Ancora un bollettino di guerra in Sicilia sul fronte morti sulle strade. Sono nove le persone decedute nell'ultima settimana. Un bilancio che si è tragicamente arricchito con le morti avvenute tra la notte di venerdì scorso e la giornata di ieri: tre avvenute in due distinti incidenti, a Siracusa e Ragusa.

Sempre venerdì ma alle 13, a Paternò, aveva perso la vita, invece, un 17enne. Era in sella al suo scooter quando si è scontrato contro un furgone.

E 24 ore prima, sempre nel Catanese, ma a Belpasso, era morto un muratore di 55 anni dopo un incidente con la sua moto di grossa cilindrata.

E il mese di agosto si era aperto con il terribile incidente avvenuto a Villafranca Tirrena, nel Messinese, dove a perdere la vita era stato un poliziotto 55enne che mentre era a bordo della sua moto ha perso il controllo e si era schiantato contro un palo. Ventiquattrore prima si erano verificati altri due incidenti mortali: il primo, sulla SS 117 bis all’altezza del Parco Ronza, nei pressi di Piazza Armerina, dove a perdere la vita era stato il 26enne Mario Falcone e l'altro, lungo la statale 385 Catania-Caltagirone dove era morta una donna.

"E’ davvero straziante assistere impotenti a quanto sta accadendo sulle strade siciliane", ha detto Pietro Crisafulli, responsabile di sede di Catania dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada - Onlus.

"A Catania ed in tutte le province della nostra regione, si registrano sempre più casi che coinvolgono i giovani. E’ come se fossimo in guerra, solo che al posto delle armi, ci sono le auto, ovvero mezzi che dovrebbero essere sinonimo di sicurezza. E’ necessario fare qualcosa al più presto - continua -, avviare collaborazioni con le istituzioni che, concretamente, possano tramutarsi in progetti incentrati sulla prevenzione e sul rispetto del codice della strada. L’ergastolo del dolore che ogni familiare di una vittima è costretto a vivere deve fungere da monito a chi si mette alla guida dopo aver assunto sostanze stupefacenti o dopo aver bevuto. Basta morti sulle strade”.

“E’ una scia di sangue infinita”, dichiara il presidente dell’A.I.F.V.S. - Onlus, Alberto Pallotti. "Non si tratta di sfortuna, né di casualità. Ci sono delle precise cause scatenanti che non possono essere più ignorate. E’ necessario arginare le distrazioni alla guida. Servono più controlli e le forze dell’ordine - conclude -  devono essere messe in grado di far rispettare la legge".

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