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Tragedia nella discoteca di Corinaldo, 7 arresti: "Banda di rapinatori seriali"

Una foto dei soccorsi sul luogo della tragedia nella discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo

Sette arresti dei carabinieri di Ancona nell’inchiesta sulla strage della discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo in cui, tra il 7 e l’8 dicembre scorsi, morirono cinque giovani e una madre 39enne.

In carcere sei ragazzi tra i 19 e i 22 anni, tutti residenti nel Modenese, che erano alla Lanterna azzurra quella sera, accusati di omicidio preterintenzionale e lesioni: farebbero parte di una banda dedita alle rapine in discoteca spruzzando spray al peperoncino. Arrestato anche un ricettatore solo per l’associazione.

I militari del Comando provinciale hanno eseguito un’ordinanza di custodia in carcere emessa dal gip di Ancona Carlo Cimini nei confronti di sette persone. A tutti i sette arrestati, residenti in provincia di Modena, viene contestato il reato di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti con strappo e rapine in discoteche del Centro e Nord Italia con l’uso di spray urticante.

La stessa modalità, per l’accusa, sarebbe stata utilizzata alla Lanterna Azzurra dove sei degli arrestati si trovavano la sera della strage: a questi sei sono contestati anche l’omicidio preterintenzionale plurimo e le lesioni personali ai danni di altre 197 persone che rimasero ferite nella calca seguita alla diffusione dello spray al peperoncino nella discoteca dove i ragazzi attendevano l’esibizione in dj set del trapper Sfera Ebbasta.

Secondo la procura, gli arrestati erano soliti spruzzare sostanze urticanti per commettere scippi e rapine all’interno delle discoteche i sei giovani modenesi arrestati la notte scorsa, insieme a un ricettatore. Lo ha detto il capo della procura di Ancona, Monica Garulli, nel corso di una conferenza stampa.

I carabinieri sono arrivati alla banda dopo un lungo e complesso lavoro di analisi di dati e testimonianze partite la sera stessa della strage, quando sei persone presenti nel locale di Corinaldo denunciarono di essere stati vittime di furti: il primo riferì che gli fu strappata di dosso una catenina, gli altri cinque dissero di essere stati rapinati e, in questi ultimi casi, gli autori utilizzarono la sostanza urticante, o per compiere l’atto e o per allontanarsi velocemente. Un 'modus operandì che gli inquirenti hanno ritrovato in un episodio analogo, accaduto in una discoteca di Fabriano (Ancona): proprio analizzando i due eventi, i militari sono risaliti a due giovani modenesi, presenti in entrambi i locali, e individuando gli altri complici e il ricettatore.

I sette arresti della notte scorsa, dunque, avrebbero chiuso il cerchio intorno a una banda seriale, «un’organizzazione per delinquere dedita a rapine e furti». «Giovani di età compresa tra i 19 e i 22 anni - ha confermato il procuratore Garulli - che sfruttavano eventi musicali e con alto assembramento di persone per compiere azioni delittuose con l’utilizzo di spray urticante». Il blitz dei carabinieri è scattato «per scongiurare altri eventi del genere», ha spiegato il magistrato.

(ANSA)

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