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Raffaele Cantone lascia l'Anac: "Torno in magistratura"

Raffaele Cantone

«Torno a fare il magistrato, in Anac esperienza entusiasmante ma ormai conclusa». Così in una lettera pubblicata sul sito dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, Raffaele Cantone annuncia di lasciare la presidenza.

«Ho ritenuto fin dall’inizio il mandato di Presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione una parentesi, per quanto prestigiosa ed entusiasmante. Adesso - spiega - dopo oltre cinque anni, sento che un ciclo si è definitivamente concluso, anche per il manifestarsi di un diverso approccio culturale nei confronti dell’Anac e del suo ruolo».

«Nella mattina di oggi - spiega ancora Cantone nella lettera - con alcuni mesi di anticipo, ho dunque avanzato formale richiesta di rientrare nei ruoli organici della magistratura: un atto che implica la conclusione del mio mandato di Presidente dell’Anac, che diverrà effettiva non appena l’istanza sarà ratificata dal plenum del Csm. Tornerò pertanto all’Ufficio del massimario presso la Corte di Cassazione, dove prestavo servizio prima di essere designato all’unanimità dal Parlamento a questo importante incarico».

«È una convinzione che ho maturato progressivamente e che nei mesi scorsi mi ha spinto a presentare al Consiglio superiore della magistratura la candidatura per un incarico direttivo presso tre uffici giudiziari», scrive ancora Raffaele Cantone che lascia la presidenza di Anac in anticipo rispetto al termine previsto e cioè, aprile 2020.

«Nelle ultime settimane le dolorose vicende da cui il Csm è stato investito hanno tuttavia comportato una dilazione dei tempi tale da rendere non più procrastinabile una decisione».

Cantone ha ricordato di esere «entrato in magistratura nel 1991 quando avevo ventotto anni, tanti quanti ne sono passati da allora a oggi. In pratica ho trascorso metà della vita indossando la toga, divenuta nel tempo una seconda pelle. Ho sempre considerato la magistratura la mia casa, che mi ha consentito di vivere esperienze straordinarie dal punto di vista umano e professionale, a cominciare dal periodo alla Direzione distrettuale antimafia di Napoli».

(AGI)

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