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Sea Watch, l'Ue: "Gli Stati trovino una soluzione". Salvini: "Li mandino in Germania o in Olanda"

«L'Unione Europea vuole risolvere il problema Sea Watch? Facile. Nave olandese, ong tedesca: metà immigrati ad Amsterdam, l’altra metà a Berlino. E sequestro della nave pirata. Punto». Lo dice il ministro dell’Interno Matteo Salvini.

«Chiediamo agli Stati membri di tenere a mente l’imperativo umanitario» per i migranti ancora a bordo della Sea Watch 3. Lo ha detto la portavoce della Commissione, Natasha Bertaud. L’esecutivo comunitario «accoglie positivamente» la decisione delle autorità italiane di permettere «l'evacauzione» di alcuni migranti a bordo per ragioni mediche. Ma per la Commissione «è necessario trovare una soluzione per le persone a bordo», ha detto la portavoce.

In generale, per la Commissione, la situazione della Sea Watch 3 «dimostra ancora una volta che delle soluzioni prevedibili e sostenibili sono necessarie con urgenza nel Mediterraneo», ha detto la portavoce: «la Commissione ha fatto pressione sugli Stati membri per concordare meccanismi temporanei a seguito degli sbarchi per assicurare più prevedibilità per tutti quelli coinvolti nelle operazioni di ricerca e soccorso». La Commissione rinnova il suo appello «a tutti gli Stati membri per facilitare e accelerare questo lavoro cruciale», ma nel frattempo «chiede agli Stati membri di tenere a mente l’imperativo umanitario e contribuire a una rapida soluzione» sulla Sea Watch 3.

«Anche se accogliamo positivamente il fatto che l’Italia abbia proceduto con l’evacuazione di un certo numero di persone dalla Sea Watch 3 per ragioni mediche, è ancora necessaria una soluzione per le persone che rimangono a bordo», ha detto la portavoce. La Commissione è pronta a «sostenere e coordinare sforzi di solidarietà» per consentire lo sbarco, ma finora «non c'è stata richiesta di farlo», ha spiegato la portavoce.

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