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Emergenza sicurezza nelle carceri siciliane, 3 aggressioni in una settimana. "Servono più agenti"

In una settimana tre aggressioni agli agenti di polizia penitenziaria in Sicilia. A denunciarlo il segretario generale aggiunto dell'Osapp Domenico Nicotra.

In particolare l'ultima risale a sabato scorso nel reparto di psichiatria dell'ospedale di Trapani dove un detenuto psichiatrico ha fratturato la mano ad un agente di polizia penitenziaria. "Alle 20 un detenuto siciliano con apparenti problemi psichiatrici per motivi ancora sconosciuti si era barricato all’interno della stanza - spiega Nicotra - Il personale presente è stato costretto a chiamare i rinforzi dal vicino Istituto che una volta giunti sul posto hanno cercato di persuadere il detenuto da quella forma di protesta. Per tutta risposta il detenuto si è scagliato contro i poliziotti penitenziari presenti procurando ad uno di loro la frattura della mano".

"È evidente-  conclude Nicotra - che molti degli eventi critici potrebbero essere facilmente evitabili con l’assunzione di nuovo personale e superando contestualmente la tanto criticata Legge Madia".

Ad Augusta sempre il 18 maggio un ispettore della polizia penitenziaria è stato aggredito con un pugno da un detenuto. Si tratta di un cittadino straniero appena arrivato nel penitenziario,  che durante le operazioni di trasferimento in cella, ha sferrato un pugno ad un ispettore di polizia penitenziaria provocandogli una tumefazione allo zigomo destro.

Il 16 maggio è avvenuta un'altra aggressione ai danni di un poliziotto penitenziario in servizio nel carcere di Agrigento. L'agente è finito in ospedale dopo un’aggressione da parte di un detenuto alta sicurezza, perché ha ricevuto un calcio in mezzo alle gambe.

In quel caso: "Il giovane detenuto a scagliare un calcio al malcapitato agente, tuttavia l’unica certezza è che il poliziotto aggredito ha dovuto ricorrere all’assistenza del locale ospedale”, precisa Nicotra.

"Per quanto riguarda il caso dei detenuti psichiatrici che devono essere gestiti all'interno delle strutture ospedaliere per noi è diventa una situazione paradossale. Con la legge n. 81 del 2014 è stata disposta la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari. La legge prevedeva l'istituzione al livello regionale e comunale fossero aperte strutture idonee per accogliere questo tipo di persone che oltre ad aver commesso reati hanno bisogno di essere gestiti dal personale sanitario. In Sicilia queste strutture non esistono e in tutta Italia ne sono state create solo undici. Noi chiediamo che affrontato il problema della sicurezza negli ospedali e nelle carceri. In un carcere normale dove gli agenti di polizia penitenziaria devono normalmente gestire le intemperanza di criminali e mafiosi non si possono gestire persone con problemi psichiatrici. A Trapani per un solo detenuto psichiatrico deve essere gestito da quattro agenti ed è uno spreco di forze e denaro per noi agenti e per i cittadini che pagano", precisa Nicotra.

L'appello di Nicotra si rivolge in questo momento al governo nazionale: "Le soluzioni sono due o vengano riaperti gli ospedali psichiatrici giudiziari o Regioni e Comuni si devono impegnare ad attuare la legge, creando strutture idonee per la gestione di questo tipo di detenuti".

 

 

 

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