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Diciotti, il prefetto. "C'era un allarme generale per degli infiltrati "

C'era un "allarme generalizzato" sulla possibile infiltrazione di soggetti radicalizzati in Italia attraverso i barconi: nel caso della nave Diciotti non c'era un «allarme specifico», ma «il modello di comportamento" del Viminale teneva conto del pericolo: «c'è il tema di proteggere le frontiere». E’ quanto detto ai magistrati di Catania - si legge sul verbale secretato risalente allo scorso
12 novembre - dal prefetto Matteo Piantedosi, capo di Gabinetto del ministro Matteo Salvini, sul caso Diciotti.

«Pensatemi mercoledì quando il Senato voterà se devo o non devo essere processato per sequestro di persona. Io sono tranquillo, ma mai dire mai in Italia», ha detto Salvini parlando del voto in Aula sulla vicenda Diciotti - rivolgendosi ai conduttori di Rtl che lo intervistavano.

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