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Il Papa alle mamme: "Se i vostri figli piangono per fame allattateli, il Signore lo vuole"

Papa Francesco

«Prima di continuare vorrei dirvi un’altra cosa: voi sapete che i bambini si sentono oggi in un ambiente che è strano, un po' di caldo, troppo, sono coperti, sentono l’aria afosa: Un’altra cosa è che piangono perché hanno fame. Hanno fame. E un terzo motivo di piangere è il pianto preventivo: siccome è una cosa strana e non sanno cosa succederà, ma io piango per primo poi vedremo. E’ una difesa». Lo ha detto papa Francesco al termine dell’omelia - pronunciata interamente 'a braccio' - della messa nella Cappella Sistina in cui amministra il battesimo a 27 neonati.

«Io vi dico: che siano comodi - ha proseguito il Pontefice -, state attenti di non coprirli troppo. E se piangono per fame, alle mamme, dico io alle signore, allattateli, tranquille, il Signore vuole quello».

«Poi i bambini hanno una vocazione polifonica - ha aggiunto -: incomincia a piangere uno, l’altro fa il contrappunto, e alla fine c'è il coro di pianto. Ora andiamo avanti in questa cerimonia in pace - ha concluso Francesco - con la consapevolezza che tocca a voi la trasmissione della fede».

«All’inizio della cerimonia vi è stata stata posta la domanda: cosa chiedete per i vostri figli? E tutti voi avete detto: la fede. Voi chiedete la fede alla Chiesa per i vostri figli e oggi loro riceveranno lo Spirito Santo, il dono della fede nel loro cuore, nella loro anima. Ma questa fede poi deve svilupparsi, deve crescere».

«Sì, qualcuno può dirmi: 'sì, sì, devono studiarla'. Sì, quando andranno al catechismo studieranno bene la fede, ascolteranno la catechesi, ma prima di studiare la fede va trasmessa. E questo è un lavoro che tocca a voi, è un compito che voi ricevete: trasmettere la fede, la trasmissione della fede. E questo si fa a a casa», ha proseguito il Pontefice, sempre rivolto ai genitori. «Perché la fede - ha aggiunto - sempre va trasmessa in dialetto: il dialetto della famiglia, il dialetto della casa, nel clima della casa. E questo è il vostro compito: trasmettere la fede con l’esempio, con le parole, insegnandogli a fare il segno della croce».

«Questo è importante - ha sottolineato il Papa -. Ma guardate, ci sono bambini che non sanno farsi il segno della croce. Non fanno il segno della croce, fanno una cosa così, che non si capisce cosa sia. Insegnategli questo, ma è importante trasmettere la fede con la vostra vita di fede: che vedano l’amore dei coniugi, che vedano la pace della casa, che vedano che Gesù è lì».

«Io mi permetto un consiglio, scusatemi, ma vi consiglio: mai litigate davanti ai bambini, mai», ha detto ancora Francesco nell’omelia. «E' normale che gli sposi litighino, è normale, sarebbe strano di no - ha proseguito il Pontefice -. Fatelo, ma che loro non sentano, che loro non vedano. Voi non sapete l’angoscia che riceve un bambino quando vede litigare i genitori».

«Per questo mi permetto un consiglio che vi aiuterà a trasmettere la fede - ha ribadito -. E' cattivo litigare? Ma non sempre, è normale, ma che non vedano i bambini, che non sentano, per l’angoscia».

 

 

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