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Migranti, le infinite tragedie del mare. L'Oim: a gennaio cresciute le vittime

IL CAIRO.  Si aggrava il bilancio dei morti nel Mediterraneo, che continua a inghiottire migranti. Sulla rotta che dalla Libia porta all'Italia si temono un'altra novantina di annegati per il ribaltamento di un'imbarcazione al largo delle coste libiche. E il numero delle vittime aumenta.

Se si considera solo il primo mese di quest'anno, sono 246, quasi tutte sulla rotta che porta all'Italia, le morti di migranti registrate dall'Oim, l'Organizzazione per le migrazioni, secondo cui sulla rotta mediterranea centrale, quella che dalla Libia porta all'Italia, le morti sono state 218. Le restanti 28 sono sulla rotta per la Spagna. La cifra di 246 migranti deceduti rende il gennaio 2018 "il secondo più mortale nel Mediterraneo dal giugno 2017", nota l'Oim. A dicembre erano state registrate 23 morti.

Il dicembre scorso, invece, si era rivelato il mese "meno letale" dal gennaio 2014, rileva l'Oim. Il comunicato nota che l'anno scorso - nei mesi di maggior traffico di
migranti, ossia tra giugno e ottobre - il numero dei morti era stato sempre sotto quota 200. Gli arrivi di migranti in Italia dalla Libia, nel primo mese del 2018, sono stati 4.256 a fronte di 4.531 dell'anno scorso (a fronte di 225 morti).

Il Missing Migrants Project dell'Iom ha registrato "più di 3.000 morti di migranti nel Mediterraneo l'anno dal 2014", sostiene la nota indicando quindi un totale di oltre 12 mila vittime in quattro anni. Come noto un naufragio con "non meno di 90-100" migranti dispersi, almeno secondo la stima ufficiale della Marina Libica del 9 gennaio, era avvenuto una ventina di giorni fa al largo di Khoms.

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