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Calci, pugni e insulti al regista catanese Riso: "Aggressione omofoba"

ROMA. Pugni, calci e insulti omofobi. Sebastiano Riso, regista catanese di 'Una famiglia, è stato aggredito ieri pomeriggio da due uomini nell'androne del palazzo dove abita a Roma in zona Ostiense. Portato al pronto soccorso dell'Ospedale Fatebenefratelli, i medici hanno riscontrato una contusione della parete toracica addominale e un trauma allo zigomo con edema alla cornea con una prognosi 10 giorni.

Indagini sono in corso per identificare gli aggressori: al setaccio le telecamere della zona. L'ultimo film di Riso, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia, 'Una famiglia', è ambientato a Roma e racconta il tema dell'utero in affitto e della vendita clandestina di bambini partoriti da Maria (Micaela Ramazzotti) a coppie che non ne possono avere.

"Sul viso, nello stomaco e all'altezza dello sterno. Ieri sono stato colpito tre volte, e tre volte mi sento attaccato: come omosessuale, come regista e come persona. Come omosessuale perché, mentre mi colpivano, mi rivolgevano insulti omofobi''. A raccontarlo è lo stesso regista Sebastiano Riso. Spiega che si è sentito aggredito ''Come regista e come persona perché quegli insulti facevano riferimento a tematiche affrontate nel mio ultimo film, come la possibilità per le coppie gay di formare una propria famiglia, e perché la violenza è stata esercitata contro la mia inclinazione a esprimere me stesso anche e soprattutto attraverso il mio lavoro. Nonostante la paura e la rabbia, che ancora provo a distanza di qualche ora, sono sicuro che continuerò a farlo, come e più di prima".

La Indiana Production, da parte sua commenta l'accaduto: ''Siamo sconvolti e arrabbiati, per una tale violenza in Italia oggi. Il cinema è una delle forme più alte di libertà, questa aggressione è gravissima e non bisogna sottovalutarla. Siamo vicini a Sebastiano ferito nel corpo e nell'anima".

Anche Rai Cinema spiega che ''Sebastiano Riso è stato vittima di un episodio gravissimo. Chi lo ha colpito ha commesso un atto di violenza fisica e psicologica che condanniamo fermamente. Crediamo che si sia trattato di un'aggressione contro la sua persona ma anche contro il suo lavoro con il quale ha affrontato un tema scomodo. Rai Cinema è accanto a Sebastiano e condivide il suo dolore e la sua amarezza". ''"Siamo sconvolti e indignati - conclude Bim distribuzione - per la grave violenza che ha subito Sebastiano Riso, come persona, come omosessuale e come regista. Tutta la Bim gli è vicina con affetto e lo sostiene in queste giornate terribili".

«Una vergogna assoluta. Il mio affetto, la mia solidarietà e la condanna più totale della violenza e dell’omofobia». Così Matteo Renzi, in risposta a un lettore su Facebook, commenta l’aggressione subita dal regista Riso.

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