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L'allarme del garante nazionale dei detenuti: "Quattro suicidi in 5 giorni"

ROMA. Il Garante nazionale per i diritti delle persone detenute rinnova la sua preoccupazione per i suicidi in cella. «Dal 25 al 30 luglio sono stati 4 i detenuti che si sono tolti la vita, a Parma, Reggio Emilia, Roma e Ancona», sottolinea il Garante. In tutto, dall’inizio dell’anno, secondo i dati forniti dal Garante sono 32 i detenuti che si sono suicidati, in particolare uno in una Rems e un altro in esecuzione penale esterna. «Un dato in crescita rispetto a quello dello scorso anno, che desta seria preoccupazione», spiega il Garante che ritiene che la situazione meriti un serio approfondimento «per perfezionare il sistema di prevenzione elaborato dal Ministero della Giustizia con la Direttiva del 3 maggio 2016».

Il Garante nazionale, in quanto titolare della tutela dei diritti delle persone detenute e, conseguentemente, di persona danneggiata dalle violazioni dei diritti protetti, ha già annunciato di voler intervenire come parte offesa nelle indagini relative ai casi di suicidio, per fornire il proprio contributo di conoscenza e per seguire gli accertamenti che saranno condotti.

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