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Palazzina crollata a Torre Annunziata, trovata l'ottava vittima: un bambino di 8 anni

ROMA. E' di 8 vittime il bilancio che dovrebbe essere a questo punto definitivo del crollo della palazzina di Torre Annunziata. Anche l'ultimo corpo senza vita, quello del piccolo Salvatore Guida, 8 anni, è stato individuato dai vigili del fuoco che hanno scavato tra le macerie tutta la notte.

Sette i corpi invece già estratti. Con l'individuazione dell'ottava salma tutte le persone che mancavano all'appello dopo il crollo sono state trovate.

In Via Rampa Nunziate si è scavato per tutta la notte e sono stati recuperati i corpi senza vita.

Un boato sordo, pochi secondi e una gran nuvola bianca ad inghiottire le esistenze di due famiglie.

Sotto accusa i lavori di ristrutturazione in corso nei primi due piani dell'edificio anni Cinquanta che si affaccia sulla strada ferrata della linea ferroviaria che congiunge Napoli con Salerno. E già divampano le polemiche per delle avvisaglie che sarebbero state sottovalutate.

La Procura di Torre Annunziata ha aperto un'inchiesta con l'ipotesi di crollo colposo. I lavori, se fatti male, potrebbero aver causato danni alla statica del palazzo determinando il crollo del terzo e quarto piano dove abitavano le famiglie di Pasquale Guida, venditore di frutti di mare, con la moglie Anna e i figli Francesca e Salvatore, e quella dell'architetto Giacomo Cuccurullo, un tecnico dell'ufficio comunale con la moglie Adelaide (Edy) Laiola, sindacalista della Cgil, e il loro figlio venticinquenne Marco.

Anche se il sindaco di Torre Annunziata, Vincenzo Ascione, informa che con ogni probabilità i primi due cadaveri estratti sarebbero quelli dei coniugi Cuccurullo. La morte li ha colti probabilmente nel sonno.

Si è salvata miracolosamente Imma, la sorella di Anna Guida, che abita nell'appartamento adiacente a quello della sorella al terzo piano. Quando ha aperto la porta di casa - raccontano i testimoni - non ha trovato più le scale ed è fuggita per mettersi in salvo con la sua famiglia. La sua fortuna è stata quella di abitare l'ala del palazzo che ha resistito al crollo. In una saletta messa a disposizione dalla croce rossa la mamma di Anna Guida consuma il suo calvario mentre le ricerche proseguono senza esito e le possibilità di rivedere la figlia viva diminuiscono di ora in ora. Tra le mani la corona del rosario.

Il boato che ha cancellato di colpo la palazzina di rampe Nunziante è avvenuto alle 6,25. Subito si è messa in moto la macchina dei soccorsi con i vigili del fuoco, accorsi da tutta la Campania, ma anche da Roma e dalla Toscana, a scavare a mani nude tra le macerie per tutta la giornata sotto un sole implacabile nella speranza di recuperare qualche sopravvissuto. Speranze via via ridotte al lumicino col passare delle ore. Nel pomeriggio il ricorso a una piccola escavatrice. Ma a scavare sono accorsi anche dei volontari.

Ad assistere alle operazioni - durante le quali i soccorritori hanno utilizzato anche speciali sonde ed unità cinofile - una folla di parenti e amici che per tutta la giornata sono rimasti ai margini dell'area del crollo cercando di interpretare i movimenti dei soccorritori nella speranza di un buon esito del loro lavoro. Solidarietà alla 'sua' Torre Annunziata è giunta anche dal centravanti dalla Nazionale e della Lazio si è stretto attorno ai suoi concittadini.

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