Sabato 23 Novembre 2024

Uccise il ragazzo che aveva investito la moglie, 30 anni a Fabio Di Lello

Roberta Smargiassi e Fabio Di Lello

LANCIANO. Condannato a 30 anni dalla Corte d'Assise a Lanciano, Fabio Di Lello, 34 anni, di Vasto (Chieti), accusato dell'omicidio volontario premeditato di Italo D'Elisa (22), avvenuto lo scorso primo febbraio davanti ad un bar del paese. L'imputato esplose contro il giovane tre colpi di pistola calibro 9, secondo l'accusa per vendicare l'investimento mortale da parte della vittima, la scorsa estate, di sua moglie, Roberta Smargiassi. Per Di Lello è stata riconosciuta la premeditazione. Nel corso dell'ultima udienza, il 20 marzo scorso, il procuratore di Vasto, Giampiero Di Florio e il sostituto, Gabriella De Lucia, avevano chiesto l'ergastolo. La condanna a 30 anni per effetto dello sconto di pena previsto dal giudizio abbreviato. La Corte ha anche stabilito una provvisionale di 40 mila euro a favore dei genitori e del fratello della vittima. Di Lello esplose tre colpi di pistola calibro 9 contro il 22enne D'Elisa per vendicare l'investimento mortale da parte della vittima, la scorsa estate, di sua moglie, Roberta Smargiassi. "Il processo lo iniziamo ora. Leggeremo le motivazioni della sentenza che sarà depositata fra 90 giorni e faremo appello con la stessa strategia. Non commentiamo mai le sentenze, ma le impugniamo". Così gli avvocati difensori di Fabio Di Lello, Pierpaolo Andreoni e Giovanni Cerella. "Alla lettura del dispositivo Fabio ci ha abbracciati e si è sfogato con un pianto liberatorio. Forse ha capito la portata del suo gesto e in pochi secondi ha rivissuto sette mesi di dolore, iniziati con la morte della moglie Roberta Smargiassi. E' un ragazzo di 34 anni incensurato che per la prima volta ha visto un'aula di tribunale e nel modo più pesante". Nel dispositivo di sentenza, oltre alla condanna a 30 anni di reclusione, Di Lello è stato condannato all'interdizione perpetua dai pubblici uffici e a tre anni di libertà vigilata al momento della fine della pena detentiva. Infine, al pagamento delle spese processuali alle parti civili. La Corte d'Assise ha posto sotto sequestro la pistola calibro 9 con la quale il primo febbraio scorso ha ucciso Italo D'Elisa.

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