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Ristoratore uccide ladro nel suo locale. "Colpito alla schiena". Ora è indagato

MILANO. Sembra proprio che l’intero paese di Casaletto Lodigiano si sia schierato dalla parte di Mario Cattaneo, il ristoratore che, trovati i ladri nel suo bar, l’altro ieri notte ha fatto fuoco uccidendone uno con un fucile da caccia e che ora è indagato per omicidio volontario.

Al di là di come sono andate le cose, al di là delle ipotesi giudiziarie e delle considerazioni sociali, i residenti della piccola cittadina di campagna hanno fatto quadrato intorno alla famiglia colpita da «una simile tragedia», come ha subito dichiarato il parroco del borgo, don Franco Bertolotti.

Un amico d’infanzia di Gugnano, Angelo Ungherini, ha voluto spiegare: «Vogliono bene tutti a Mario. Si tratta di un uomo attaccatissimo alla famiglia, che ha sempre fatto beneficenza per distribuire un pò della fortuna che la vita gli ha regalato. Proprio domenica prossima avevamo in programma tra tanti amici un pranzo di beneficenza per poi devolvere l’intero ricavato per la ristrutturazione del nostro campanile».

Pietro Colombi, che abita proprio a ridosso del cortile della tabaccheria dei Cattaneo, racconta: «Ogni mattina - dice - ci trovavamo al bar tra noi ultrasessantenni e passavamo veramente momenti in famiglia perché di carattere Mario è davvero una persona unica. Quello che abbiamo sempre potuto notare è quanto Mario fosse felice, in questi ultimi anni, dei suoi nipoti, due gemelle di due mesi e un piccolo di due anni. La passione per la sua famiglia ci è sempre apparsa come sconfinata. Per questo non facciamo fatica a credere che lui si sia difeso proprio per tutelare la famiglia e non per vendicarsi sui ladri».

Intanto, ieri, il consigliere regionale Pietro Foroni ha dichiarato: «Per i fatti di Casaletto Lodigiano esprimo la più grande solidarietà e vicinanza a Mario Cattaneo e a tutta la sua famiglia, altre vittime di una generale situazione di insicurezza e criminalità. Mario ha difeso la sua famiglia, la sua proprietà e la sua attività. Naturalmente io sto con lui e con tutti quelli che, vittime di aggressioni nelle proprie abitazioni o nelle proprie aziende, si difendono contro ladri e criminali». E nei bar del paese tutti hanno ricordato «una persona stanca di subire furti» perché per Cattaneo questo era il terzo episodio in 4 anni.

Il sindaco di Casaletto Lodigiano, Giorgio Marazzina, ha affermato che «ha sbagliato chi è entrato. Mario è un genitore e nonno attento, di quelli premurosi. Una persona che ha sempre amato, semplicemente, proteggere la sua famiglia. Questo ha fatto. Niente di più».

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