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Le apparizioni della Madonna, il Papa nomina un "inviato speciale" per Medjugorje

CITTA' DEL VATICANO. Papa Francesco ha incaricato monsignor Henryk Hoser, arcivescovo di Varsavia-Praga (Polonia), di recarsi a Medjugorje quale "Inviato Speciale" della Santa Sede. La missione - spiega la sala stampa della Santa Sede - ha lo scopo di acquisire più approfondite conoscenze della situazione pastorale di quella realtà e, soprattutto, delle esigenze dei fedeli che vi giungono in pellegrinaggio e, in base ad esse, suggerire eventuali iniziative pastorali per il futuro.

Avrà, pertanto, un carattere esclusivamente pastorale. È previsto che Hoser, il quale continuerà ad esercitare l'ufficio di vescovo di Varsavia-Praga, completi il suo mandato entro l'estate prossima.

Medjugorje è una cittadina nel sud est della Bosnia-Erzegovina, a circa 25 chilometri da Mostar. E' famosa per la Chiesa perché il 24 giugno del 1981 sei ragazzi affermarono di aver visto la Madonna della Pace. E in questi 36 anni le apparizioni, secondo quanto riferiscono i veggenti, si ripetono nelle differenti parti del mondo dove vivono.

Alcuni sono rimasti nel villaggio dove si occupano dell'accoglienza dei pellegrini. Il piccolo villaggio è così diventato meta di pellegrinaggi spontanei. La Santa Sede decise di esaminare la situazione nel 2010, quando c'era Papa Benedetto XVI. La Commissione ha lavorato e preparato un dossier.

Nel giugno del 2015, nel viaggio di ritorno da Sarajevo, Papa Francesco disse che era imminente una decisione. Oggi, con questo annuncio della Santa Sede, si avvia una sorta di supplemento di indagine che dovrebbe chiudersi per l'estate. Il Papa non si è mai espresso esplicitamente sul fenomeno di Medjugorje ma ha sempre avuto parole critiche nei confronti dei veggenti, in generale, che considererebbero la Madonna il "capo di un ufficio postale" che invia messaggi. L'ultima affermazione di Bergoglio in questo senso è stata pubblicata qualche giorno fa sul numero 4.000 di Civiltà Cattolica dove il Papa ha espressamente detto che il concetto della "Madonna superstar non è cattolico".

"Ho sempre servito la Chiesa, e così anche questa volta ho accettato la non facile missione a Medjugorje": dice monsignor Henryk Hoser, ricordando di avere già in precedenza svolto dei compiti simili in vari Paesi africani. Il 74enne arcivescovo di Varsavia-Praga, nominato da Papa Francesco inviato speciale a Medjugorje, ha una vasta esperienza pastorale, con anni trascorsi anche in Africa, Ruanda e Zaire. E' stato anche segretario aggiunto alla Congregazione per l'evangelizzazione dei popoli e presidente delle Pontificie Opere Missionarie.

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