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Roma, manifesti di protesta contro il Papa: "Ma n'do sta la misericordia?"

Uno dei manifesti di contestazione a papa Francesco - Ansa

CITTÀ DEL VATICANO.Sono comparsi stamane a decine in tutta Roma, appesi sui muri della città, manifesti di contestazione a papa Francesco e al suo operato. La foto a tutto campo riportava l'immagine del Pontefice con un'espressione particolarmente rabbuiata e accigliata.

In basso, su fondo violaceo, la scritta con venature romanesche: «A Francè, hai commissariato Congregazioni, rimosso sacerdoti, decapitato l'Ordine di Malta e i Francescani dell'Immacolata, ignorato Cardinali... ma n'do sta la tua misericordia?».

Il poster anonimo, non recava sigle nè simboli, ma era facilmente riconducibile agli ambienti conservatori che sempre più manifestano la loro opposizione al magistero, ai provvedimenti e alla linea pontificale di papa Bergoglio. E mentre i servizi comunali provvedevano a coprire con la sovrascritta «Affissione abusiva» i manifesti apparsi in diverse zone di Roma compreso il centro storico, in via Labicana nei pressi del Colosseo, Corso Vittorio Emanuele, il quartiere Prati, Trastevere e i dintorni del Vaticano, scattavano anche le indagini della Polizia per risalire agli autori. Al vaglio le registrazioni delle telecamere che inquadrano le strade di Roma nei punti interessati.

A indagare in particolare è la Digos che, secondo quanto si è appreso, si starebbe concentrando sugli ambienti conservatori contrari alle scelte di Bergoglio. A memoria d'uomo, una simile iniziativa contro il Pontefice in carica non ha precedenti, e si innesta anche sulla propaganda portata avanti da numerosi siti e blog ultra-tradizionalisti e assiduamente anti-bergogliani. Il Papa, informato dai suoi collaboratori, apprende l'ANSA, ha reagito alla notizia con «serenità e distacco».

Intanto Francesco, in relazione proprio a una delle vicende citate dai poster, ha proceduto all'attesa nomina del suo delegato speciale presso il Sovrano Militare Ordine di Malta. Sarà l'arcivescovo Angelo Becciu, attuale sostituto presso la Segreteria di Stato, che resterà in carica presso l'Ordine di Malta fino alla conclusione del Capitolo straordinario che, nella seconda metà di aprile, eleggerà il nuovo Gran Maestro, dopo che il Papa ha ottenuto le dimissioni del precedente, il britannico Frà Matthew Festing.

Nella lettere a mons. Becciu, datata 2 febbraio, il Papa spiega che il suo delegato agirà «in stretta collaborazione» con il luogotenente interinale Frà Ludwig Hoffmann von Rumerstein, «per il maggior bene dell'Ordine e la riconciliazione tra tutte le sue componenti, religiose e laicali». «Ella affiancherà e sosterrà il Luogotenente - scrive Francesco - nella preparazione del Capitolo straordinario, e insieme deciderete le modalità di uno studio in vista dell'opportuno aggiornamento della Carta Costituzionale dell'Ordine e dello Statuto Melitense».

In particolare, Becciu «curerà tutto ciò che attiene al rinnovamento spirituale e morale dell'Ordine, specialmente del membri professi». Importante la notazione secondo cui «lei sarà il mio esclusivo portavoce in tutto ciò che attiene alle relazioni tra questa Sede Apostolica e l'Ordine». Affidati a Becciu anche «tutti i poteri necessari per decidere le eventuali questioni che dovessero sorgere in ordine all'attuazione del mandato».

Di fatto, è completamente esautorato il patrono dell'Ordine, il cardinale conservatore americano Raymond Leo Burke, che ha avuto parte nella crisi dei rapporti tra lo Smom e l'autorità papale, conclusasi con le dimissioni di Festing, e ostico avversario del Papa nella ricezione dell'esortazione Amoris Laetitia sulla pastorale familiare, in quanto co-firmatario dei 'dubià sulla comunione ai risposati, cui Bergoglio non ha mai voluto rispondere: e a ciò si riferisce il poster contestatore quando accusa il Papa di aver «ignorato cardinali».

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