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Edoardo e Samuel: il dramma dei bimbi di Rigopiano salvati ma rimasti senza genitori

PESCARA. Un triste e drammatico destino unisce Edoardo e Samuel, anche se per il secondo c'è ancora la speranza che possa riabbracciare entrambi i genitori. Otto e sette anni, i due bambini sono ora al caldo e coccolati dopo la tragedia che li ha travolti il 18 gennaio quando l'immensa valanga ha spazzato via l'hotel Rigopiano, a Farindola, dove erano in vacanza con le loro famiglie. Sono riusciti a venire fuori da quell'inferno di neve. Tratti in salvo dai soccorritori, sono stati portati all'ospedale di Pescara. Fisicamente stanno bene. La loro tempra è forte. Hanno superato anche una leggera ipotermia ma, dicono i medici che li tengono sotto osservazione «psicologicamente sono provati». I due bimbi in ospedale attendono le loro mamme e i loro papà.

Solo nel tardo pomeriggio di sabato la notizia che nessuno avrebbe voluto sentire. Viene riconosciuta la terza vittima: è la mamma di Edoardo, Nadia Acconciamessa, 48 anni, moglie di Sebastiano Di Carlo. Lei dipendente della Asl di Pescara, lui titolare di una pizzeria a Loreto Aprutino (Pescara). Di Sebastiano nessuna notizia, fino a stasera: è lui una delle vittime recuperate nelle ultime ore.

Nessuna informazione, invece, sui genitori di Samuel Di Michelangelo, il piccolo della famiglia del poliziotto, Domenico, 41 anni, di Chieti, e Marina Serraiocco, che vivono a Osimo (Ancona). Risultano ancora tra i dispersi. Dopo il salvataggio di Samuel, su Domenico e Marina si erano accese speranze certe. Lo aveva scritto in un post su Facebook il sindaco di Osimo, Simone Pugnaloni, che poi ha rettificato con un messaggio di scuse: «Dobbiamo prendere atto che per ora l'unica notizia certa è che il piccolo Samuel è salvo. Scusandoci con la città e con i famigliari di Marina e Domenico per l'increscioso equivoco, generato probabilmente dalla concitazione e dalla forte emozione del momento, la nostra comunità continua a pregare senza perdere la speranza».

«Spero ancora che trovino mio fratello e mia cognata vivi», dice lo zio di Samuel, Alessandro. Ai bambini, suggeriscono gli psicologi, meglio non fare alcun riferimento specifico alla tragedia ma lasciare che siano loro a raccontare i fatti. «Possono annullare uno spazio temporale nella loro memoria», dicono gli esperti. Edoardo ha perso la mamma.

«Cosa è successo? Quanto tempo è passato? Stavo giocando a biliardo», ha detto ai soccorritori steso su una barella. Edoardo e Samuel sono due dei quattro bambini salvati da sotto le macerie dell'hotel Rigopiano, che ora non esiste più. Gli altri due sono Ludovica e Gianfilippo, i figli di Giampiero Parete e Adriana, la famiglia che si è salvata e che in ospedale è stata riunita nella stessa stanza.

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