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Piccoli migranti scrivono al Papa: "Abbiamo la speranza che le cose possono ancora cambiare"

ROMA. «Abbiamo la speranza che le cose possono ancora cambiare»: con queste parole si chiude la lettera indirizzata a Papa Francesco in occasione della Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, che si celebra oggi, da alcuni minori stranieri non accompagnati tra quelli che si trovano presso strutture di prima accoglienza a Lampedusa e a Siracusa, o frequentano i Centri diurni CivicoZero di Save the Children a Roma, Milano e Torino.

Messaggi pieni di timore, ma anche di speranza per il futuro, in cerca di integrazione e di pace. Sono ragazzi che provengono da paesi diversi, con storie differenti, ma che dopo aver conosciuto, nei giorni scorsi, le parole che il Papa ha rivolto loro nel suo messaggio per la Giornata, hanno voluto fargli arrivare la loro voce attraverso gli operatori di Save the Children.

«Speriamo che la forte voce del Papa a favore dei minori migranti possa far aprire finalmente gli occhi sulla tragica condizione vissuta da tanti bambini e adolescenti anche qui in Italia ed in Europa. Bambini che, come dice il Papa nel suo messaggio, sono 'tre volte indifesi", perchè minori, perchè stranieri e perchè inermi, quando forzati a vivere lontani dalla loro terra di origine e separati dagli affetti familiari» afferma Claudio Tesauro, presidente di Save the Children Italia.

Nel solo 2016, rende noto l'ong, più di 25.800 ragazzi e ragazze, anche giovanissimi con meno di 10 anni, sono arrivati da soli via mare in Italia, più del doppio rispetto al 2015, quando erano 12.360, e tantissimi hanno perso la vita nel tentativo di attraversare il Mediterraneo.

«È con rinnovata forza che chiediamo al Parlamento di approvare senza ulteriori ritardi la legge per dotare l'Italia di un sistema organico di protezione e accoglienza dei minori stranieri non accompagnati e chiediamo ai paesi membri dell'Ue di rendere finalmente operativo il sistema di ricollocamento, per dare una alternativa di viaggio legale e protetto a quei minori soli che, una volta giunti nel nostro Paese, proseguono il loro cammino mettendosi nelle mani di nuovi trafficanti» spiega ancora Tesauro.

«Questi nostri piccoli fratelli, specialmente se non accompagnati, - ha detto il Papa all'Angelus nella Giornata mondiale del migrante e del rifugiato - sono esposti a tanti pericoli. E vi dico, eh, ne sono tanti. È necessario adottare ogni possibile misura per garantire ai minori migranti la protezione e la difesa, come anche la loro integrazione».

Oggi Save the Children lancia #NonFarloSparire, una campagna di comunicazione social dedicata ai minori stranieri non accompagnati che, in assenza di alternative, si rendono «invisibili» per continuare il loro viaggio verso altri paesi europei o spariscono nel nulla.

Nel corso della giornata, verranno pubblicate sui profili Facebook e Instagram di Save the Children le foto di alcuni minori migranti, ognuna delle quali scomparirà entro due ore, chiedendo agli utenti di fare uno screenshot dell'immagine e di pubblicarlo sul proprio profilo con l'hashtag #NonFarloSparire.

In aggiunta, alle ore 13 di oggi su tutti i profili social dell'organizzazione, il logo di Save the Children scomparirà in segno di protesta per la scomparsa di questi minori.

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