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"Corruzione negli appalti per le scuole", 10 arresti a Roma

ROMA. Dieci imprenditori finiti agli arresti domiciliari e beni, tra immobili e disponibilità finanziarie, per un milione di euro sequestrati.

È il bilancio dell'operazione «Sistema» compiuta oggi dal Nucleo Speciale Anticorruzione della Guardia di finanza.

Le misure cautelari sono state disposte dal gip Livio Sabatini su richiesta del pm Erminio Amelio.

Il gip ha invece respinto la richiesta di arresto per tre (e non cinque, come precedentemente appreso)
funzionari ritenendo non sussistenti le esigenze cautelari. Gli inquirenti dovranno valutare se impugnare il rigetto di tale richiesta.

I NOMI. Nell'operazione il gip Livio Sabatino ha disposto gli arresti domiciliari per gli imprenditori Antonio Angelini, Fiorello Bucci, Omar Cavezzan, Alessandro Pincarelli, Danele Dirè,Daniele Germani, Ezio Pompa, Daniela Talone, Luca Mascarucci e Pietro Di Cori.

L'indagine copre un periodo che va dal 2012 al 2014. La Guardia di Finanza ha, inoltre, proceduto
al sequestro di beni per un milione di euro nei confronti di Manolo e Gianluca Bucci, figli di Fiorello Bucci.

Dalle indagini è emerso che i lavori per la manutenzione straordinaria di 4 edifici scolastici, un appalto dal valore di oltre 400 mila euro, non sarebbero mai stati eseguiti nonostante fosse già stata corrisposta la prima tranche di pagamenti, da 180mila euro.

Soldi che, attraverso un giro di fatture false, sarebbero serviti per evadere le tasse - i finanzieri hanno accertato un'evasione di Iva per un milione - e per pagare le tangenti ai funzionari pubblici. Questi ultimi avrebbero ottenuto anche altri favori dagli imprenditori, compresi lavori di ristrutturazione gratis per le proprie abitazioni.

L'inchiesta, coordinata dalla procura di Roma e denominata "Sistema", vede indagate complessivamente una trentina di persone tra funzionari pubblici di Roma Capitale e imprenditori accusati, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata alla commissione dei reati di peculato, corruzione, truffa ai danni dello Staro, abuso d'ufficio, falso ideologico e materiale e frode fiscale.

L'inchiesta è partita da una denuncia dell'ex presidente del Municipio XIV (Monte Mario) Valerio Barletta.

Le indagini hanno riguardato le procedure d'appalto per l'esecuzione di lavori per la manutenzione straordinaria di quattro edifici scolastici («Casal Sansoni», «Pietro Bembo», «Montarsiccio» e «Cerboni»).

In particolare, è stata accertata l'esistenza di un accordo tra dirigenti pubblici ed imprenditori teso alla spartizione delle risorse pubbliche destinate a tali lavori (circa 400 mila euro), in forza del quale, a fronte dell'aggiudicazione dell'appalto, gli imprenditori avrebbero corrisposto ai dirigenti pubblici un importo pari al 20% delle somme liquidate per i lavori che si è scoperto non essere mai stati eseguiti.

Una dirigente dell'amministrazione capitolina, Bruna Benni, sarebbe stato «ricompensata» anche mediante l'esecuzione gratuita di lavori di pavimentazione (20 mila euro) nella propria abitazione.

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