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Mafia, 101 beni confiscati assegnati ad alcuni Comuni di Palermo e Trapani

Umberto Postiglione, direttore dell'Agenzia per i beni sequestrati e confiscati

 PALERMO. Nella sede di Palermo dell'Agenzia Nazionale, il prefetto Umberto Postiglione, direttore dell'Agenzia Nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, ha consegnato oggi ai sindaci di diversi comuni delle province di Palermo e Trapani 101 immobili confiscati alla mafia tra fabbricati, appartamenti e terreni da destinare per finalità istituzionali e sociali.

Nel corso della stessa cerimonia  Postiglione ha consegnato alla direzione regionale Sicilia dell'Agenzia del demanio ulteriori 4 immobili che verranno mantenuti al patrimonio dello Stato e destinati ad alloggi di servizio e pertinenze delle forze dell'ordine.

«Dobbiamo scongiurare la possibilità che i beni mafiosi ritornino, anche in maniera indiretta, nelle mani del potere criminale. Dobbiamo, però anche favorire un'amministrazione del patrimonio sequestrato come occasione per il rilancio di risorse e beni illegalmente creati o sottratti alla comunità». Lo scrive, in un messaggio inviato al centro Pio La Torre, il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, assente per motivi istituzionali e che oggi sarebbe dovuto intervenire al seminario «Evoluzione delle mafie», organizzato dal centro studi La Torre allo Steri di Palermo.

«Si prevede perciò, per l'Agenzia - continua il ministro Orlando nel suo messaggio - una migliore organizzazione e una più efficace attività quanto alla gestione dei beni sequestrati e alla destinazione dei beni confiscati, con una serie di nuove modalità di assegnazione dei beni immobili confiscati in via definitiva».  «Stiamo predisponendo norme - conclude il ministro - da inserire nel Codice delle leggi Antimafia e delle misure di prevenzione. Il disegno di legge di riforma, all'esame del Senato, interviene in modo particolare sul punto dell'acquisizione dei beni confiscati».

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