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Appalti a Caserta, presidente Provincia tra i 20 arresti

Il presidente della Provincia di Caserta, Angelo Di Costanzo

NAPOLI. La Guardia di Finanza e i carabinieri di Caserta hanno eseguito arresti nell'ambito di un'inchiesta sull'assegnazione illecita di appalti milionari in diversi Comuni del Casertano.

Tra i destinatari dei provvedimenti imprenditori e politici, fra i quali il presidente della Provincia di Caserta, Angelo Di Costanzo, per fatti che riguardano quando era sindaco di Alvignano. Arrestati anche l'attuale sindaco di Piedimonte Matese, Vincenzo Cappello (Pd) e l'ex sindaco di Casagiove.

Le indagini sono state coordinate dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere (Caserta).

Viene definita dagli inquirenti un'associazione a delinquere che aveva come obiettivo condizionare gli affidamenti degli appalti per la gestione del ciclo integrato dei rifiuti, corrompere pubblici ufficiali e truffare gli enti quella venuta alla luce nell'ambito delle indagini dei carabinieri del comando provinciale di Caserta e della Guardia di Finanza che oggi ha portato tredici persone in carcere e altre sette ai domiciliari, tra politici e noti imprenditori della zona. Tra i reati contestati figura anche l'abuso d'ufficio.

Complessivamente gli indagati sono 35, ma le misure cautelari riguardano venti persone.

In carcere sono finiti, tra gli altri, il presidente della Provincia di Caserta, Angelo Di Costanzo (per fatti risalenti a quando era sindaco di Alvignano); l'assessore all'ambiente di Alvignano, Luigi Simone Giannetti; Vincenzo Cappello, sindaco di Piedimonte Matese; il presidente del Consorzio di Bonifica Sarno-Alifano, Pietro Andrea Cappella; Luigi Imperadore, imprenditore titolare della «Termotetti»;
Francesco Iavazzi, titolare dell'azienda Impresud. Ai domiciliari sono finite sette persone, tra cui l'ex
sindaco di Casagiove (Caserta) Elpidio Russo.

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