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Roberti contro l'antimafia "sociale": c'è chi la usa per fare carriera politica

CATANIA. "Potere utilizzare gli stessi strumenti nelle indagini di mafia su corrotti e corruttori e aggiungere al 416bis, l'associazione mafiosa, un reato specifico: la corruzione come vantaggio dai pubblici poteri". Sono due richieste sollecitate al legislatore dal Procuratore nazionale antimafia Franco Roberti alla Festa de l'Unità a Catania.

"Sono le ipotesi che prospettiamo - ha aggiunto - come quelle che faccio nelle mie relazioni annuali che quasi mai vengono raccolte". Per il procuratore Roberti occorre anche "indagare sull'antimafia sociale, dove ci sono casi di deviazione" perché "ci sono persone che la usano per potere e per fare carriera politica".

Secondo il procuratore Roberti l'antimafia è diventata, in alcuni casi, "una mammella da mungere da troppe persone". Per questo, ha spiegato, "dobbiamo indagare sulla vendita dei beni confiscati, ma anche sull'affidamento dei beni all'antimafia". E c'è anche il "tema dell'amministrazione giudiziaria", ha osservato Roberti.

"Perché alcuni procedimenti durano così a lungo - si è chiesto il procuratore nazionale antimafia - soltanto perché sono complessi o perché più durano più si guadagna, magari in combutta con qualche giudice, come è emerso in alcuni casi?".

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