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"Affittavano case inesistenti", 600 persone raggirate e 22 denunce

MILANO. Una banda dedita alle truffe online di case-vacanza è stata sgominata dalla Polizia di Stato, che ha denunciato 22 persone. Gli indagati avevano messo in piedi un articolato sistema di raggiri per affittare appartamenti inesistenti, o di cui non aveva la disponibilità, locandoli persino a più famiglie contemporaneamente.

Le indagini, condotte dal Compartimento della Polizia postale e delle comunicazioni di Milano, a seguito di alcune denunce,
sono riuscite a risalire dal web ai responsabili reali, a cui sono contestati almeno 600 casi di raggiro, 254 dei quali a Milano. Il gruppo criminale "affittava" appartamenti nelle più rinomate località di villeggiatura, sulle Riviere o in prestigiose località montane.

Le indagini hanno svelato l'esistenza di tre gruppi: il primo, formato da cittadini italiani ritenuti i capi e promotori dell'associazione, che si occupava di inserire progressivamente gli annunci sui servizi della rete, seguire le trattative telefoniche con le vittime e, infine, incassare i proventi della frode; il secondo, composto da cittadini romeni, si occupava di procacciare numerosi prestanome che, previo compenso, attivavano conti correnti presso istituti bancari situati nel territorio lombardo e ligure, grazie ai quali potevano disporre delle carte di pagamento per far confluire i proventi illeciti.

Il terzo, infine, rappresentava la «manovalanza» dei primi due, ed era composto da cittadini italiani e stranieri che dietro un corrispettivo si recavano presso le banche per attivare quanti più conti correnti possibili, fornendo successivamente ai promotori i codici dispositivi per i servizi di home banking e le tessere bancomat necessarie al prelievo. Per l'apertura di ogni conto corrente potevano incassare fino a 700 euro, per l'attivazione di una carta fino a 200 euro.

 

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