LAMPEDUSA. Almeno una ventina di migranti sarebbero annegati nel Canale di Sicilia prima dell'arrivo della nave norvegese Siem Pilot che aveva intercettato l'imbarcazione sulla quale viaggiavano e stava andando a soccorrerli. Secondo alcune testimonianze, il gommone si sarebbe sgonfiato ed i migranti sarebbero finiti in mare e annegati. L'arrivo della nave norvegese ha evitato altri morti. L'ennesima tragedia è stata raccontata dai supersiti agli uomini del Gruppo interforze di contrasto all'immigrazione clandestina. I sopravvissuti sono arrivati al porto commerciale di Augusta nel pomeriggio. Sono 366 di nazionalità subsahariana (eritrei, etiopi, nigeriani). Tra loro 259 uomini, 82 donne, 25 minori. Al porto è sbarcato anche il cadavere di un giovane. Le forze dell'ordine hanno già fermato sette presunti scafisti alla guida di quattro delle imbarcazioni soccorse nel Canale di Sicilia: due dalla Siem Pilot, uno da nave Borsini ed uno da nave Reina Sofia. L'ultimo naufragio nel Canale di Sicilia è di appena due settimane fa: una strage di donne. Dieci le vittime, 107 i superstiti. Un incidente avvenuto proprio nel giorno in cui ad Augusta arrivava il relitto del peschereccio affondato il 18 aprile 2015, provocando la morte - secondo i testimoni - di circa 700 migranti. La peggiore tragedia di sempre. Le dieci donne si trovavano a bordo di un gommone che, proprio come accaduto oggi, ha cominciato ad affondare quando si trovava ad una ventina di miglia dalle coste libiche. Sul posto è intervenuta la nave Diciotti, della Guardia Costiera, partita non appena ha ricevuto la richiesta di soccorso. Quando ha raggiunto l'imbarcazione questa era semiaffondata, forse anche per le pessime condizioni meteo, con mare forza 3, vento a 30 nodi e onde alte due metri. Molte le persone finite in mare. Gli uomini della Guardia costiera sono riusciti a recuperare 107 migranti vivi, tra cui anche diversi bambini. Per dieci donne, invece, non c'e' stato niente da fare.