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Emergenza migranti, altri 3500 salvati: negli ultimi quattro giorni sono più di undicimila

PALERMO. Negli ultimi quattro giorni, complici  le condizioni meteo perfette, il canale di Sicilia è tornato ad  essere invaso da decine di gommoni e barconi: le navi della  Guardia Costiera, della Marina Militare, delle Organizzazioni  non governative e delle missioni europee Frontex ed Eunavformed  hanno salvato 11mila le persone. È un pò come se ai milioni di  britannici che hanno votato la Brexit, rispondessero migliaia di  disperati che scappano dall'Africa e rischiano la vita per  tentare di raggiungere l'Europa.

Ai cinquemila di giovedì e ai 2.100 di venerdì si sono  infatti aggiunti i circa 400 soccorsi nella giornata di sabato e  ai 3.500 recuperati domenica: uomini donne e bambini che erano a  bordo di una trentina di gommoni intercettati dai mezzi italiani  ed europei. I soccorsi sono scattati tra le 30 e le 40 miglia  davanti alla Libia, in un tratto di mare compreso tra Tripoli e  Misurata, alle prime luci dell'alba, quando alla Centrale  operativa della Guardia Costiera sono arrivate decine di  chiamate dai telefoni satellitari.

I migranti, molti dei quali provati dalla traversata e dalle  violenze subite in Libia, verranno trasferiti nelle prossime ore  nei porti del sud Italia, già sotto pressione per via degli  sbarchi dei giorni scorsi. Da Brindisi a Cagliari, da Reggio  Calabria ad Augusta fino a Catania e Pozzallo - dove tre giorni  fa la commissione parlamentare d'inchiesta sul fenomeno dei  migranti ha bocciato l'hotspot definendolo 'inadeguato e  sovraffollato - non c'è porto che in queste ore non stia  accogliendo le persone salvate nel canale di Sicilia.

Nonostante l'ennesima ondata, però, i numeri sono sulla  stessa linea di quelli dell'anno scorso: erano 65.319 i migranti  sbarcati nel 2015, sono quasi 65mila quelli arrivati dall'inizio  dell'anno ad oggi. Più alti, invece, i numeri di coloro che sono  accolti nei Centri di prima accoglienza, negli hotspot e nei  centri del sistema Sprar: erano 103mila lo scorso anno, sono  123mila quelli accolti nel 2016, con la Lombardia che ne ospita  il 13% e la Sicilia l'11%.     E mentre le organizzazioni umanitarie continuano a chiedere  l'apertura di corridoi umanitari per evitare che migliaia di  persone continuino a rischiare la vita nella traversata verso  l'Italia, Maurizio Gasparri accusa il governo e l'Unione  europea. «Con operazioni suicide e folli, italiane ed europee,  li vanno a prendere quasi sulle spiagge della Libia. Siamo di  fronte ad una delle più assurde e autolesionistiche invasioni di  clandestini - dice il senatore di Forza Italia - Non c'entrano  guerre e presunte condizioni di rifugiati. È una scelta di Renzi  e dell'Ue, che giustifica il rifiuto di queste istituzioni da  parte dei cittadini. Se l'Europa è questa, spazzarla via è un  dovere. Se ne faccia invece una fortezza della legalità».

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