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Benevento, cadavere di bimba nuda trovato in piscina

BENEVENTO. Il corpo, nudo, in piscina. Gli  abiti perfettamente ripiegati sul bordo. È giallo nel  Beneventano sulla morte di una piccola di dieci anni. I  carabinieri indagano per capire se si sia trattato di un  incidente o se dietro la morte della piccola ci sia, invece, una  storia di violenza. Nessuna pista, al momento, viene esclusa.     Sarà l'autopsia a stabilire le cause del decesso; quello che  al momento, da fondi investigative, si deduce da una esame  esterno del corpo è che la bimba sia morta per asfissia.

La tragedia, ieri sera, in un piccolo comune della provincia  di Benevento, San Salvatore Telesino. È lì che la bimba, dieci  anni ad agosto, da anni viveva insieme alla sua famiglia: papà  operaio, mamma badante, romeni ma da tempo in Italia. Tutti la  conoscevano in paese, soprattutto per la sua frequentazione  della chiesa. Faceva la chierichetta, la piccola, e anche ieri  sera è in chiesa che è stata vista l'ultima volta. Verso le ore  19:30, questa la ricostruzione dei carabinieri secondo anche  quanto riferitogli dai genitori, la bimba si è infatti recata in  parrocchia per la processione del Santo Patrono, Sant'Anselmo.  Poi, il maltempo, ha rimandato tutto e così la bimba avrebbe  detto di voler andare alle giostre. Da lì, da quelle giostrine a  poca distanza, si sono perse le sue tracce.

È stato il papà, intorno alle ore 20, a dare l'allarme visto  che non rientrava e non riusciva a trovarla. Sono così iniziate  le ricerche, a tappeto. Poi a mezzanotte l'atroce scoperta. La  titolare di un resort, un locale per ricevimenti nella zona  centrale di San Salvatore Telesino, si è avvicinata alla  piscina, chiusa al pubblico, mentre stava parlando al telefono  cellulare e si è accorta del cadavere della piccola. Il corpo  era nudo mentre gli abiti era collocati in maniera ordinata sul  bordo della piscina insieme alle scarpine.  C'è sgomento nel paese di quattromila abitanti. Nessuno si  spiega come sia potuto accadere e in tanti temono che non sia un  incidente.

Un timore dettato soprattutto dal carattere della  bimba: solare, partecipe alla vita di comunità, soprattutto  della chiesa. Chi la conosce racconta che mai si sarebbe  allontanata da sola; solo con una persona che conosceva si  sarebbe recata da qualche parte. Intanto le indagini continuano  a tappeto. Dalla scorsa notte ad oggi, i carabinieri hanno  ascoltato una trentina di persone per cercare di ricostruire,  nel dettaglio, le ultime ore della bimba. E per cercare di  capire cosa sia davvero successo.

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