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Salvatore Girone atterra a Ciampino, il marò è di nuovo in Italia: applausi al suo arrivo

Girone al suo arrivo a Ciampino

ROMA. «L'Italia è bella, siamo un bel popolo». Dopo 4 anni di attese e rinvii, Salvatore Girone è tornato a casa, nella sua Bari, subito dopo il tanto sospirato abbraccio con i familiari, che lo attendevano a Ciampino. Grande la soddisfazione anche delle istituzioni. Ora il presidente Mattarella lo aspetta al Colle.

Il fuciliere di Marina, partito ieri dall'India, è atterrato come previsto all'aeroporto militare di Ciampino poco prima delle 18 a bordo di un Falcon dell'Aeronautica Militare, partito alle 12.30 da Abu Dhabi dopo uno scalo tecnico. Subito la moglie e i due figli, arrivati all'aeroporto già a mezzogiorno, sono saliti a bordo per un primo, intimo abbraccio, protetti da tutti.

Girone poi è uscito, visibilmente soddisfatto, in divisa: prima c'è stato il saluto militare e la stretta di mano con il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, poi il lungo abbraccio con il ministro della Difesa Roberta Pinotti, e i saluti con i capi di Stato maggiore della Difesa e della Marina, generale Claudio Graziano e ammiraglio Giuseppe De Giorgi.

Un applauso ha salutato i suoi primi passi sul suolo italiano e lui ha risposto con le mani incrociate in segno di vittoria. In aeroporto, lo accoglievano i presidenti delle Commissioni Esteri Pierferdinando Casini e Fabrizio Cicchitto ed il sindaco di Bari Antonio Decaro. Alle 18.30, poi, il nuovo imbarco su un altro velivolo dell'Aeronautica per il rientro, dopo circa un'ora, a Bari, con un'auto pronta a scortarlo fino a casa. «L'Italia è bella, amo l'Italia, ringrazio tutti, siamo un bel popolo», le sue prime parole alla fine di questa lunga giornata.

Niente dichiarazioni per i tanti giornalisti accorsi, nè da parte di Girone che dalle autorità. Fin dall'inizio, del resto, si è scelto il basso profilo perchè la vicenda non è ancora conclusa. In ogni caso, dalle autorità sono arrivati grandi attestati di soddisfazione. A partire dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che incontrando stamane a Ciampino i familiari di Girone, ha detto alla moglie che lo riceverà molto volentieri al Quirinale, quando lui se la sentirà. In ogni caso, un momento potrebbe essere la festa della Marina il 9 giugno. Il premier Matteo Renzi ha espresso «gioia» per il rientro a casa di Girone. Gentiloni ha ricordato che si trattava di un «impegno preso dal mio primo giorno da Ministro. Un impegno che continua».

Per il governo ci sarà subito una decisione delicata da prendere: se far partecipare Girone alla festa della Repubblica, il 2 giugno, anche in rappresentanza del commilitone Massimiliano Latorre, da tempo in Italia per convalescenza. Oggi lo ha chiesto nuovamente il candidato sindaco di Roma Giorgia Meloni, e in una nota congiunta, gli ex ministri della Difesa e degli Esteri Ignazio La Russa e Giulio Terzi, gli ex sottosegretari alla Difesa Giuseppe Cossiga e Filippo Milone e l'ex presidente della commissione Difesa Edmondo Cirielli.

Il governo, al momento, propende per il no, per ragioni di prudenza, anche per non irritare la controparte indiana, a contenzioso ancora in corso. La decisione comunque non è ancora stata presa. Tra le tante soluzioni all'esame, ci potrebbe essere anche quella di far sedere Salvatore Girone in tribuna, insieme alle autorità militari.

In ogni caso, adesso, per Girone sarà tempo di godersi la sua casa ed i suoi affetti. Fino a che l'arbitrato internazionale stabilirà chi tra India e Italia dovrà processarlo insieme con Latorre, per la morte dei due pescatori indiani nel Kerala, nel febbraio 2012. E ci vorrà ancora del tempo.

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