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Rischio frane in Sicilia, l’assessore Croce: «In estate il via ai primi cantieri»

Atteso in settimana l’ok da Palazzo Chigi sul piano da 377 milioni contro il rischio idrogeologico presentato dalla Regione

PALERMO. La Regione attende in settimana l’ok definitivo da Palazzo Chigi sull’elenco degli interventi previsti nel piano da 377 milioni contro il rischio idrogeologico e i fenomeni erosivi delle coste siciliane, approvato dalla giunta regionale lo scorso dicembre nell'ambito dei fondi di Patto per il Sud. "Dopo l'approvazione da parte del Governo, bisognerà attendere la delibera del Cipe che di fatto darà il via libera ai lavori. Contiamo di avviare i primi cantieri tra giugno e luglio», dice l'assessore regionale all'Ambiente, Maurizio Croce, come rileva un articolo del Giornale di Sicilia oggi in edicola, nello spazio dedicato alle verifiche "Gds Noi con Voi".

Intanto, i geologi intervengono sulla fragilità del territorio e sulla necessità di fare in fretta: «Il 90% dei Comuni della Sicilia ha al suo interno almeno un’area a rischio frane e alluvioni - ha detto Giuseppe Collura, il presidente regionale dell’Ordine dei geologi - . Una situazione pericolosa se non si interviene. La Regione si sta impegnando in tal senso, ma spesso l’esecuzione dei progetti cozza con la burocrazia: tempi troppo lunghi finiscono per rendere gli interventi programmati già vetusti rispetto a un contesto territoriale che cambia velocemente».

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