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Protesta dei laboratori di analisi, al via le chiusure: ecco le strutture che aderiscono allo sciopero

PALERMO. Le saracinesche resteranno abbassate da domani mattina. E si andrà avanti così a oltranza. Sono circa 600 i laboratori di analisi e gli specialisti convenzionati che avvieranno la serrata a oltranza per protestare contro i tagli imposti dalla Regione.

La protesta ha messo insieme la maggior parte delle sigle sindacali e la stragrande maggioranza dei laboratori (circa 350) e degli specialisti (altri 250). In pratica, quasi tutte le strutture più grandi resteranno chiuse.

Il motivo della protesta riguarda i tagli imposti dalla Regione negli ultimi due anni. La scintilla che ha fatto esplodere il settore è stata l’indicazione del budget del 2015, avvenuta - spiegano le principali sigle sindacali - soltanto il 9 febbraio scorso: dunque quando già le prestazioni del 2015 erano state realizzate e fatturate.

QUI L'ELENCO COMPLETO DELLE STRUTTURE CHE ADERISCONO ALLO SCIOPERO

I sindacati lamentano il fatto che la Regione ha retroattivamente imposto un taglio dell’1%. E che questo taglio è stato calcolato sulle somme liquidate ai laboratori nel 2014. Inoltre nei budget del 2014 sono stati inclusi degli incassi frutto di ricette che normalmente erano considerati extra: dunque, aumentando così il fatturato anche la percentuale dell’1% da tagliare risulta superiore.

L’assessore alla Sanità, Baldo Gucciardi, ha provato fino all’ultimo a evitare la protesta. Ma gli incontri avvenuti in assessorato non hanno fatto desistere i privati convenzionati.

Gli utenti che avranno bisogno di esami e visite specialistiche nei prossimi giorni dovranno rivolgersi agli ospedali pubblici.
Di sotto l’elenco delle strutture private che hanno aderito alla protesta e che dunque resteranno chiuse.

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