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Pendolari siciliani: 30 ore di ritardo coi nuovi orari. Trenitalia: "Falso"

Cinquantaquattro treni in anticipo, 44 in perfetto orario, 170 in ritardo, 11 soppressi, 370 i treno-chilometri cancellati, 1.804 minuti di ritardo accumulati pari a 30 ore

CATANIA. Cinquantaquattro treni in anticipo, 44 in perfetto orario, 170 in ritardo, 11 soppressi, 370 i treno-chilometri cancellati, 1.804 minuti di ritardo accumulati pari a 30 ore. Sono i dati emersi da un monitoraggio del Comitato pendolari siciliani nella prima giornata dell'entrata in vigore dei nuovi orari ferroviari.

Le tratte sotto osservazioni, che ha interessato complessivamente 297 convogli, sono state: Palermo-Messina, Palermo-Agrigento, Trapani-Piraineto, Caltanissetta-Agrigento, Catania-Caltanissetta, Catania-Palermo, Messina-Catania-Siracusa e la Siracusa-Ragusa-Gela-Canicattì-Caltanissetta.

"Ritenevamo che la gestione del servizio ferroviario in mano alla Regione Siciliana - afferma in una nota il Comitato - avrebbe, sicuramente, accorciato le distanze di dialogo e di collaborazione tra gli utenti ed i Comitati dei Pendolari, ma tutto ciò non è avvenuto.

Avevamo più volte rappresentato alla Regione, di tenere presente due aspetti importanti: di fare molta attenzione perché Trenitalia avrebbe fatto valere tutto il suo peso di monopolista nella redazione del Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario siciliano; e di stare molto attenti - conclude la nota - a non fare, con il nuovo contratto, il 'Treno della Politica'".

LA REPLICA DI TRENITALIA. I dati diffusi da un comitato pendolari siciliano, sull'andamento dei treni regionali, sono viziati da un evento straordinario che rende poco significativo il rilievo statistico.   Il rinvenimento di un cadavere sui binari a Palermo, poco dopo le 23 di domenica 13 dicembre, ha generato ritardi per complessivi 939 minuti e ha provocato la cancellazione di 13 corse.
Infatti in queste circostanze, com'è noto, fino a che l'Autorità Giudiziaria non concede il nulla osta alla ripresa del servizio, la circolazione è forzatamente interrotta, con tutto quanto ne consegue.  Il nulla osta è stato concesso alle 6.45 di lunedì 14 e l’episodio ha avuto come diretta conseguenza uno stravolgimento del normale programma di circolazione.  Della criticità è stata data puntuale comunicazione alla clientela.
Assumere quindi i dati di quella sola giornata come elemento per valutazioni sul nuovo orario o sulle performance di Trenitalia ne inficia il valore.

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