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L'Immacolata regala temperature miti, ma in Sicilia minaccia pioggia

ROMA. Non solo sarà lungo, ma sarà anche 'bello': il Ponte dell'Immacolata che comincia domani e durerà fino a martedì, secondo le previsioni dei meteorologi, regalerà a italiani e turisti giornate di sole e temperature miti. Queste ultime, peraltro, non saranno gradite da chi, nella fase conclusiva dell'autunno e con l'avvicinarsi del Natale, preferirebbe valori più bassi e abituali per il periodo. Ma la parola 'abituale', in tema di meteorologia, si usa più parlando del passato che del presente perchè il tempo riserva sempre più sorprese e uno dei dati di fatto sono proprio le temperature, sempre più alte della media stagionale. E che avranno, come conseguenza, anche scarse precipitazioni nevose.

"Si prospetta un prolungato periodo di tempo stabile - spiegano al Centro Epson Meteo - con assenza di precipitazioni e temperature ben oltre i livelli normali di inizio dicembre, soprattutto nelle zone montuose. Tutto ciò a causa della presenza di un campo di alta pressione che occuperà l'area fra l'Europa centro-meridionale e il Mediterraneo per almeno un'altra settimana". In queste condizioni di stabilità atmosferica che non permette un sufficiente ricambio d'aria nei bassi strati atmosferici, oltre al preoccupante aggravamento della siccità, rilevano, "dovremo fare i conti anche con nebbie e strati nuvolosi bassi sempre più diffusi nelle pianure, nei fondovalle e lungo lunghi i tratti costieri. Naturalmente - affermano i meteorologi del Centro Epson Meteo - un altro non meno importante effetto collaterale sarà il progressivo aumento delle concentrazioni degli inquinanti con conseguente deterioramento della qualità dell'aria che respiriamo".

I meteorologi ricordano che nel mese di novembre il deficit di piogge si è attestato a -60% su tutto il territorio, ma è stato sbilanciato verso il Centronord (dove l'anomalia sale a -92%); questo dato pone il novembre di quest'anno al 3/o posto fra i mesi di novembre più siccitosi degli ultimi 60 anni, dopo il 1981 e il 1973, a pari merito con il 2006. La situazione, già grave, tenderà a peggiorare, precisano, nei prossimi giorni a causa dell'assenza di precipitazioni prevista per la prima decade del mese di dicembre in corso. Per quanto invece riguarda l'inquinamento, è in aumento nelle principali città: a Milano ieri sono stati registrati 98 µg/m3, a Rimini di 110 µg/m3, a Torino di 131 µg/m3 a Venezia addirittura di 146 µg/m3 valore quasi triplo rispetto alla soglia limite per la salute umana, pari a 50 µg/m3. La fase stabile di questi giorni, sempre secondo i meteorologi del Centro Epson Meteo, proseguirà con la quasi totale assenza di precipitazioni fino al 10 del mese. "La prima rottura parziale di questa lunga fase anomala - sottolineano - potrebbe manifestarsi all'inizio della seconda decade (a partire dal prossimo fine settimana) quando potrebbe giungere la prima perturbazione atlantica del mese. Fino ad allora e per tutta la prossima settimana si prevedono condizioni di tempo stabile. Ai margini di questo campo anticiclonico - concludono al Centro Epson Meteo - resteranno le due isole maggiori dove a inizio settimana potrebbero manifestarsi locali episodi di instabilità con la possibilità di precipitazioni su Sardegna e Sicilia occidentale". Le piogge potrebbero tornare tra domenica 13 e lunedì 14 dicembre, accompagnate anche da nevicate in montagna.

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