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Disordini a Cremona, concessi domiciliari allo studente siciliano arrestato

Il giovane accusato di devastazione e saccheggio nel corso di una manifestazione

PALERMO. Il Tribunale della Libertà di Brescia ha revocato la custodia cautelare in carcere per Gianmarco Codraro, il giovane accusato di devastazione e saccheggio nel corso di una manifestazione che si è svolta a Cremona. I giudici hanno accolto il ricorso presentato dall'avvocato Giorgio Bisagna e disposto gli arresti domiciliari senza restrizioni.

Codraro studente di ingegneria del Collettivo universitario autonomo di Palermo, è stato arrestato dalla polizia nel capoluogo siciliano in relazione ai disordini verificatisi durante una manifestazione dei centri sociali e dei comitati antifascisti svoltasi a Cremona lo scorso 24 gennaio, dopo il ferimento sei giorni prima di un attivista di sinistra da parte di militanti di CasaPound.

Nei giorni scorsi artisti, docenti universitari, ricercatori, politici. E ancora scrittori, registi,  sindacalisti: oltre un centinaio di persone ha già firmato l'appello lanciato dal collettivo universitario autonomo di  Palermo per chiedere la liberazione di Codraro.

A sottoscriverlo anche volti noti del panorama musicale italiano:  dai componenti dello storico gruppo 99 Posse, al cantante pugliese Michele Caparezza. Ma anche esponenti del mondo dello spettacolo: dall'attore e regista palermitano Claudio Collovà all'attrice Giuditta Perriera.

In lista anche il sindaco di Milazzo Giovanni Formica, il consigliere comunale di Palermo  Alberto Mangano e sindacati dai Cobas ai metalmeccanici della Cgil; e ancora i comitati No Triv e No Muos. Le firme sono state allegate, secondo quanto riferiscono gli  studenti del collettivo, alla richiesta di scarcerazione che il legale del ragazzo ha presentato al Tribunale del riesame.

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