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Piano dell'Ue: 60% profughi a Germania, Francia e Spagna

ROMA. Questa mattina il premier Matteo Renzi ha avuto un colloquio telefonico con la cancelliera tedesca Angela Merkel sul tema immigrazione. Renzi ha espresso grande apprezzamento per le posizioni tedesche e per quelle espresse in questi giorni da alcuni paesi europei: "C'è un cambio di segno e di passo significativo", ha commentato. Secondo quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi, al centro della conversazione del presidente del Consiglio Matteo Renzi con la cancelliera tedesca Angela Merkel c'è stato il tema dell'immigrazione in Europa.

In particolare, il premier italiano ha osservato come in questi giorni sul fenomeno migratorio ci sia stato in Europa "un cambio di passo significativo rispetto a soli pochi mesi fa e del quale l'Italia non può che essere felice e orgogliosa".

Intanto la Commissione europea propone di assegnare circa il 60% dei 120 mila rifugiati da ricollocare - presenti in Italia, Grecia e Ungheria - a Germania (31.433), Francia (24.031) e Spagna (14.931). Al quarto posto, in questa particolare classifica, la Polonia, con 9,287 rifugiati, pari al 7,7% del totale. Quindi l'Olanda (7,214), la Romania (4,646), il Belgio (4564), l'Austria (3,640) e il Portogallo (3,074). Da notare il trattamento riservato dalla Commissione Ue ai Paesi dell'est, agli aderenti al cosiddetto Visegrad Group, che hanno già espresso la loro contrarietà alle quote obbligatorie. A parte la Polonia, che nelle ultime settimane ha ammorbidito la sua posizione, Bruxelles ha ridotto di molto la quota di rifugiati da assegnare alla Repubblica Ceca (2978), alla Slovacchia (1,502). Infine, quanto all'Ungheria, è stata dispensata dall'accoglimento di rifugiati

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