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Caffè non pagati per 20 mila euro, il debito degli ex deputati

ROMA. Caffè non pagati per ventimila euro. Succede al bar di Montecitorio dove sono saltati fuori conti in rosso serviti a ex deputati, per un conto da saldare arrivato ormai ad una cifra considerevole. Sarebbero 34, secondo La Repubblica, gli ex onorevoli con un debito tra i 300 e gli 800 euro da saldare al banco. Una vicenda piuttosto seria che adesso sarebbe al vaglio anche dell'Ufficio di presidenza della Camera dei deputati.

Il debito è legato al fatto che ogni deputato è in possesso di una carta magnetica ricaricabile utilizzata normalmente per pagare alcuni servizi della Camera, compresi quelli i bar e il ristorante. Ma di certo il cedito della carta non è infinito e dunque, in caso di tessera vuota, per evitare disagi agli onorevoli, i titolari  sono autorizzati al "pagherò".
 Insomma un conto aperto. 
Alcuni tra coloro che hanno lasciato lo scranno nella scorsa legislatusa, conclusa nel 2013, però, hanno dimenticato di saldare il conto finale. E adesso, chi pagherà? In realtà è questa la domanda che per ora circola.

Se ne parlerà al rientro dalle ferie quando il dossier dell'amministrazione di Montecitorio potrebbe finire sul tavolo di Laura Boldrini.

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