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Il sogno di Abdel: così a 92 anni ho attraversato il Mediterraneo, voglio andare in Germania

Il racconto di Abdel Fahim Taktak, un siriano 92enne, arrivato a fine maggio ad Augusta, a bordo di un peschereccio, insieme alla sua famiglia

Nonno Taktak si trova ancora bloccato in Italia. Abdel Fahim Taktak, un siriano 92enne, arrivato a fine maggio ad Augusta, a bordo di un peschereccio, insieme alla sua famiglia. Taktak, ha avuto la forza e il coraggio di inseguire ancora la vita e i suoi sogni. Ha indossato la sua tunica migliore, il velo candido a coprirgli il capo ormai canuto, il bastone con le incisioni del suo paese, la Siria, e ha deciso di seguire la famiglia nel faticosissimo viaggio nel Canale di Sicilia.

Quando i marinai della nave Dattilo della Guardia Costiera lo hanno soccorso issandolo letteralmente a bordo dal vecchio peschereccio in cui era ammassato insieme ad altri 234 profughi in fuga, non riuscivano a credere ai loro occhi. I marinai italiani si sono trovati davanti per la prima volta un uomo con la barba bianca, con le guance scavate, le rughe profonde, e gli occhi ridotti a due fessure.
Appena sbarcato subito spiegato il motivo del suo viaggio: "Sono vecchio ormai - ha detto con un filo di voce - ma se ho affrontato questo viaggio è per cercare di realizzare l'ultimo desiderio della mia vita, riabbracciare mia sorella. Voglio che sia lei a prendersi cura di me per quel che mi resta da vivere. Mio figlio e la sua famiglia potranno ricominciare tutto daccapo. Se sono riuscito ad arrivare fino qui su un barcone sarò capace di arrivare fino in Germania. Ma chiedo aiuto a tutti gli italiani, vi prego, aiutatemi".
A dar voce alla sua richiesta è stato il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, che si è detto pronto a pagare personalmente le spese di viaggio, ha rivolto un appello al Ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, affinché “si attivi immediatamente per esaudire il desiderio del migrante più anziano mai sbarcato in Italia. In 30 anni ho raccontato tante storie di poveri immigrati e combattuto per molti di loro tante difficili battaglie, ma mai avrei immaginato di apprendere un giorno di una storia simile, di un vecchietto di 92 anni, che lascia il suo paese, la Siria, per un viaggio della speranza, prima a bordo di un furgone dalla Siria in Egitto e poi imbarcandosi su un peschereccio insieme alla sua famiglia e ammassato con altri 234 profughi, per un viaggio in mare, per lui particolarmente sofferto e rischioso, durato cinque giorni e sei notte, con la speranza prima di morire di poter riabbracciare sua sorella che vive in Germania”. Ma le istituzioni internazionali ancora non si sono commosse per la storia del nonno siriano.

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