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Maxievasione fiscale, politici e imprenditori fra gli 800

Nei faldoni consegnati alla Procura il nome che spicca è quello dell' ex capogruppo dell' Udc all' Ars (poi passato al Pid) Rudy Maira che replica: «In realtà io ho fatturato tutto»

Il presidente di Riscossione Sicilia, Antonio Fiumefreddo

PALERMO. Ci sono due politici di lungo corso, un partito, commercialisti, notai e noti imprenditori nell'elenco degli 800 presunti evasori che Rosario Crocetta e il presidente di Riscossione Sicilia Antonio Fiumefreddo hanno consegnato alla Procura della Repubblica.

Fondi sottratti al Fisco per un valore di almeno un miliardo che adesso, grazie agli accertamenti effettuati dall'Agenzia delle Entrate, andrebbero recuperati dalla partecipata regionale.
Nei faldoni consegnati alla Procura il nome che spicca è quello dell'ex capogruppo dell'Udc all'Ars (poi passato al Pid) Rudy Maira. Il politico nisseno è anche avvocato e risulta debitore nei confronti di Riscossione per 5 milioni. Mentre Alberto Acierno, ex deputato dell'Msi, deve un milione e mezzo.
Il tributarista palermitano Gianni Lapis, già condannato perchè ritenuto il riciclatore del tesoro di Ciacimino, deve a Riscossione Sicilia 700 mila euro.
Nell'elenco degli 800 evasori ci sono anche due notai, l'agrigentino Antonino Pusateri e il siracusano Sergio Marciano, che devono rispettivamente 3,2 milioni e 742 mila euro. A Siracusa, l'avvocato Luciano Puzzo è indicato da Riscossione Sicilia come debitore verso il Fisco. Non risulta coinvolto, invece, contrariamente a quanto scritto inizialmente, il commercialista Guglielmo Drago.

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