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Accusato di aver violentato una tassista, la madre lo difende

ROMA. "Mio figlio non è un mostro, nella vita ha sofferto tanto". A parlare, in un'intervista concessa al Tempo, è anche un'altra donna distrutta da questa brutta storia: Giuliana, la madre di Simone Borgese. "Mio figlio deve pagare per quello che ha fatto. Però vi prego di credermi, vi supplico: Simone non è un mostro". La signora Giuliana descrive suo figlio come "un ragazzo sfortunato" che ha sofferto tantissimo. "Dovete concedermi di spiegare a tutti chi è davvero Simone. Il figlio di un padre alcolizzato, un barbone, un violento con il quale ha vissuto da quando me ne sono andata via di casa nel 2005, stanca di essere picchiata e maltrattata ogni giorno". Simone - continua la mamma - "si è sentito abbandonato due volte. Prima da me, dieci anni fa, poi dalla moglie. Soffriva da morire".

Borgese è separato dalla moglie, dalla quale ha avuto una bambina di 7 anni. È stato lui stesso, durante l'interrogatorio, a menzionare violenze e percosse ai danni della donna.  Ad ammettere che Simone ha un carattere "duro e aggressivo" è Paolo, il compagno della madre Giuliana, a cui in passato il giovane fratturò le ossa nasali. Allo stesso tempo, però, Paolo difende il figliastro: "È sempre stato un gran lavoratore, sgobbava sodo"

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