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Emergenza casa in Sicilia, in arrivo nuovi contributi per le famiglie sfrattate

Roma assegna alla Sicilia quasi un milione e mezzo di euro per sostenere chi non riesce più a pagare l’affitto

PALERMO. Risorse in arrivo per le famiglie sfrattate per morosità incolpevole, quelle cioè che per motivi imprevisti, come la perdita del lavoro, non hanno più la possibilità di pagare l’affitto di casa. Il Governo ha assegnato alla Sicilia 1 milione e 492 mila euro del Fondo nazionale per la morosità incolpevole, previsto nel Piano casa come misura per fronteggiare l’emergenza abitativa delle grandi città, attraverso l’erogazione di contributi economici ai nuclei familiari che hanno sulla testa un’ordinanza di sfratto per mancato pagamento del canone d’affitto per almeno sei mensilità.

A giustificare il diritto a usufruire del contributo sarà la motivazione della morosità: è destinato a chi ha perso il lavoro a causa di licenziamento o è in cassa integrazione oppure ancora chi ha subito una riduzione dell’orario di lavoro (e di guadagno naturalmente). In sintesi, per quelle famiglie che, a causa di un imprevedibile periodo di crisi, hanno visto ridursi notevolmente il proprio reddito tanto da non riuscire più neanche a permettersi un’abitazione. Adesso, le risorse dovranno essere trasferite ai singoli comuni. «I soldi sono già pronti nelle casse della Regione – spiega l’assessore regionale alle Infrastrutture, Giovanni Pizzo - attendiamo che i tribunali comunichino il numero di ordinanze di sfratto presentate per ogni città, così da poter redistribuire le risorse a ciascun comune in relazione alla quantità di famiglie che rischiano di restare senza un tetto.

Entro la fine di febbraio – assicura Pizzo – dovremmo concludere questa fase». L’assessorato alle Infrastrutture, a metà gennaio, ha inoltre pubblicato le linee guida e i criteri che le amministrazioni comunali dovranno adottare per stilare gli avvisi pubblici e selezionare le famiglie che ne potranno fare richiesta. Come ha ricordato il Sicet Sicilia (il sindacato inquilini casa e territorio), queste risorse potrebbero non essere sufficienti a coprire la quantità sempre più numerosa di sfratti.

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